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Il PSI sassolese contesta una ordinanza di sgombero d’alloggio di edilizia pubblica e invita i cittadini a fare altrettanto

case_popolariL’efferata strage Parigina, stamattina in Piazza, veniva commentata con rabbia ma in modo unitario. Veniva classificata come un attentato alla democrazia ed  alla libera espressione. Una strage nel nome di principi religiosi non può trovare spazio nella libera Europa. Non poteva essere diversamente visto che viviamo in una città in rapporto con il mondo intero. Per questo si auspicava una iniziativa politica che coinvolga tutte  le forze politiche,economiche e sociali del distretto ceramico.

A margine del grande problema politico sopra ricordato, vogliamo trattare  una piccola  questione locale che sta producendo  sconcerto, ma pericolosa  se non trattata adeguatamente.

Fatto: Una cittadina, legittima erede della madre deceduta in Sassuolo a febbraio 2014 e titolare di un contratto di affitto di un alloggio di edilizia pubblica, ha chiesto il subentro, prima espresso verbalmente, poi attraverso controdeduzioni ad un atto di invito a lasciare l’alloggio dei primi giorni del novembre u.s. , inviate ai Servizi Sociali del Comune a fine novembre u.s.

Non di secondaria importanza l’allegazione della dichiarazione ISEE che attesta la situazione reddituale patrimoniale e fatto non marginale l’affitto sempre pagato, ovviamente dalla cittadina.

Ebbene con ordinanza del 28 dicembre 2014, notificata l’8 gennaio 2015 la cittadina è stata  invitata a lasciare l’alloggio non ricorrendo le condizioni di legge.

L’ordinanza è stata diretta ai Vigili Urbani per l’esecuzione forzata  ed a SGP per la messa a disposizione di mezzi e personale.

La Legge Regionale 24 del 2001 tratta e disciplina la fattispecie nel caso di decesso dell’assegnatario……. “ il Comune può  concedere al convivente il subentro in caso di particolari condizioni di bisogno oggettivamente accertate“.

Nella ordinanza viene citata la suindicata Legge Regionale ed una  delibera del Consiglio Comunale 42/2010 che, tra l’altro, doveva essere   abrogata  come da accordi politici di maggioranza sottoscritti nel giugno 2014.

Non si contesta la procedura amministrativa, bensì l’assenza della politica.

Il giorno 7 febbraio, data dell’esecuzione, noi saremo presenti per contestare il provvedimento ed invitiamo i cittadini che sono d’accordo a fare altrettanto.

(Partito Socialista Italiano Sassuolo)

 

immagine di repertorio

 

















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