Ogm sì, ma a discrezione di ciascuno Stato. Questa, in sintesi, la decisione presa dal Parlamento europeo che ha votato a favore della libertà dei governi dell’Unione Europea di decidere individualmente se coltivare o meno Ogm sul loro territorio: ”Bisogna dare agli Stati membri – hanno detto gli eurodeputati – il diritto di vietare o di ridurre la coltura di organismi geneticamente modificati invocando anche motivi ambientali per giustificare la loro scelta”. Sulla materia si è espresso anche ’onorevole Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti che commenta: “La questione degli OGM è delicata e richiede particolare prudenza. Prima di tutto evidenzio che il regolamento che abbiamo votato non riguarda le norme riferite ai consumatori. Ho votato a favore della relazione, discostandomi anche in alcuni passaggi dalla posizione del mio gruppo per sostenere alcune scelte che mi sono sembrate più vicine alla necessità di tutela del territorio e dei cittadini, tra le quali la certezza che siano evitate contaminazioni transgeniche, seppure anche accidentali, alle coltivazioni non OGM, la facoltà per gli Stati (e quindi le Regioni) di vietare di coltivare OGM se dovesse sussistere un pericolo per l’ambiente o la salute umana “.
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Reg. Trib. di Modena il 30/08/2001
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