Anche il Comune di Serramazzoni ha aderito al piano integrato della Regione Emilia Romagna, per il contrasto, la riduzione e la prevenzione del rischio di dipendenza da gioco patologico. Un passo molto importante, che prevede il coinvolgimento, oltre che degli enti pubblici, anche dei commercianti attraverso la diffusione del marchio “Slot Free E-R”, una vetrofania da esporre in modo visibile negli esercizi commerciali che aderiranno all’iniziativa e con la quale i cittadini riconosceranno immediatamente i locali che non ospitano slot machine o totem per il gioco on line. Per ottenere il marchio è sufficiente compilare l’apposito modulo, scaricabile dal sito del Comune di Serramazzoni: www.comune.serramazzoni.mo.it-procedimenti e modulistica–commercio), e inviandolo via posta elettronica certificata all’indirizzo: comune@cert.comune.serramazzoni.mo.it o via fax al n. 0536 954665, oppure consegnandolo personalmente presso l’ufficio commercio del Comune, in piazza Tasso 7, contattabile anche all’indirizzo mail: ufficio.commercio@comune.serramazzoni.mo.it. Per gli esercenti che aderiranno, esporre il marchio significherà che nel proprio locale non sono installati apparecchi da gioco che permettono vincite in denaro oppure che gli apparecchi che erano presenti sono stati disinstallati. L’iniziativa si inserisce nel programma di attività per contrastare il fenomeno crescente del gioco patologico. La campagna di sensibilizzazione sull’argomento sarà inoltre portata all’attenzione dei cittadini nel gennaio prossimo, attraverso un incontro pubblico informativo con gli esperti del Sert, dell’azienda Usl e con il contributo di altri relatori, con i quali si tratterrà il tema da un punto di vista sanitario e normativo. In Emilia Romagna, nel 2013, il fenomeno, che ha prodotto un fatturato di circa 6 milioni di euro, ha comportato l’assistenza di 1.102 persone da parte dei Sert. Un dato, questo, fortemente in crescita. Si stima, inoltre, che i giocatori totali siano circa 10mila.
“Vogliamo sostenere l’informazione e rafforzare tra le persone, giovani e adulti, sono infatti alti i numeri anche tra gli over 65, della consapevolezza di quanto possa essere facile cadere nei rischi del gioco d’azzardo patologico che ha ricadute umane e sociali pesantissime – commenta Marzia Cipriano, consigliere delegato alle risorse umane, formazione e politiche giovanili -. Il nostro impegno, come amministrazione, è quello di realizzare, all’interno delle nostre competenze, una capillare opera di informazione e sensibilizzazione. Le ultime ricerche, mettono in risalto la diffusione che ha raggiunto oggi il gioco d’azzardo e anche l’allargamento verso le aree più indifese, costituite soprattutto da minori, anziani e donne. Da questo deriva l’importanza del coinvolgimento delle organizzazioni che aggregano la popolazione interessata, perché possono avere un fondamentale ruolo di informazione oltre che rappresentare un fattore di protezione per queste categorie”.