“Tiene il Natale e quindi al momento, la voglia di mettere doni, anche uno solo, sotto l’albero. I primi dati relativi alle vendite del periodo paiono smentire le fosche previsioni annunciate solo qualche settimana fa. Resta da vedere quale sarà l’andamento nei giorni a ridosso delle feste”. È questo, quanto rilevato finora dall’Osservatorio di Confesercenti Modena che, rispetto agli acquisti natalizi ha monitorato circa un centinaio di imprese, tra attività del commercio e pubblici esercizi nei principali centri del territorio modenese. Quello che prevale in questo primo bilancio è una certa stabilità degli affari, rispetto al Natale 2013. Anche se, risulta però difficile trarre un’unica tendenza data la presenza di risultati diversificati tra settori differenti.
L’ANALISI. 10 i settori presi in esame – alimentare, giocattoli, libri, profumi, abbigliamento, elettronica di consumo, telefonia, elettrodomestici, gioiellerie, bar e ristoranti – nel corso della rilevazione, mentre circa 100 sono state le imprese poste sotto la lente a partire dal 29 novembre scorso. Una certa stabilità nelle vendite è stata dichiarata dal 50% degli operatori, mentre nel 45% dei casi è stato registrato un calo. Il restante 5% invece, non ha avuto problemi ad evidenziare un incremento del volume degli affari.
L’ANDAMENTO PER SETTORE
Alimentare. Tra i negozi alimentari l’andamento, rispetto ai volumi di vendita del 2013, risulta stabile, in particolare in quelli specializzati, gastronomie in primo luogo. Tra i prodotti più richiesti e quindi venduti, ormai strenne a tutti gli effetti, i tipici della nostra tradizione: parmigiano reggiano, aceto balsamico, lambrusco e zampone. Molto richiesta la pasta fatta in casa artigianalmente, in particolare tortellini. In calo i vini pregiati soprattutto esteri. Anche ceste e pacchi dono sono meno richiesti, in particolare quelli più consistenti e costosi.
Abbigliamento. Settore in cui per ora, prevale una seppur leggera tendenza alla flessione. Vengono scelti da mettere sotto l’albero capi non problematici come maglie, camice e sciarpe. Molto meno giacche e giacconi il cui acquisto viene sempre più spesso rimandato ai saldi. Si afferma nel settore la tendenza ad acquistare buoni spesa da offrire in regalo.
Profumeria. Anche in quest’ambito è una lieve flessione delle vendite per ora ad emergere. Predomina la ricerca di regali originali: ambite le novità assolute per quanto riguarda i prodotti per la cura del corpo e dei capelli, così pure quelle tra profumi e fragranze innovative. In flessione quasi tutti i prodotti molto costosi.
Elettronica di consumo. Dopo anni di continui exploit al momento l’andamento degli affari rispetto alo scorso anno risulta stabile. Al calo degli smartphone, sempre più acquistati grazie alle promozioni delle compagnie telefoniche, fa da contraltare l’incremento delle vendite dei tablet.
Elettrodomestici. Vendite stabili anche in questo caso Preferite le Smart TV di nuova generazione e i piccoli elettrodomestici da casa e non. Segnano un po’ più il passo lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie: la tendenza è quella comunque di attendere sconti o promozioni.
Libri. Nonostante l’affermazione degli e-book il libro rimane tra i doni più scelti e graditi. I volumi di vendita, secondo l’indagine condotta da Confesercenti sono in linea con quelli del Natale passato. Generi che per ora vanno per la maggiore humor e i best -seller
Giocattoli. Stabili gli affari anche nel settore dei giocattoli e, quelli legati a cartoni animati o maggiormente pubblicizzati, attirano di più l’attenzione di genitori e nonni. Da segnalare un ritorno dei giochi educativi in legno, oltre a quello dei giochi di società.
Gioiellerie. E’ decisamente il settore più colpito dalla crisi e dal mutamento dei consumi soprattutto nel periodo natalizio. Tutte le imprese del campione segnano cali più o meno consistenti. Ci si indirizza verso prodotti a prezzo contenuto, come argento o alta bigiotteria; mentre oro e preziosi segnano una forte contrazione.
Ristoranti. Quasi tutte le attività del settore monitorate denotano una certa stabilità di risultati rispetto al Natale 2013. Ad una ripresa delle cene aziendali – in lieve aumento – fa da contrappeso una diminuzione delle cene nei week end. L’andamento delle prenotazioni per le festività fa sperare, almeno per ora in un ulteriore recupero rispetto al 2013.
“Prematuro un bilancio al momento – sostiene Confesercenti Modena – Considerato che rimane da verificare quanto il calendario potrà effettivamente influire su questi dati. Va infatti tenuto conto che rispetto allo scorso anno, rimane ancora prima di Natale un fine settimana decisamente importante ed un periodo di antivigilia e vigilia, in cui si potrebbe concentrare la parte maggiore degli acquisti natalizi. Ad oggi possiamo affermare che non si stanno riscontrando le previsioni negative stimate in un primo momento.. Si tratta però di acquisti più ragionati, più dettati da scelte di utilità, da ricerca della qualità ad un prezzo adeguato. La crisi non accenna ad allentare la presa, ma la voglia anche solo di un dono simbolico un regalo per amici, parenti o familiari prevale ancora sulla paura del futuro”.