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Stefano Bonaccini agli ingegneri modenesi: “Creiamo una cabina di regia tra professionisti e tecnici pubblici per accelerare la ricostruzione post-sisma”

Gambuzzi_Bonaccini“La prima cosa che farò come Commissario delegato per la ricostruzione in Emilia-Romagna sarà di attivare una cabina di regia che produca risultati in tempi rapidi: per abbattere la burocrazia e le troppe procedure che ancora rallentano l’opera di ricostruzione è necessario che i tecnici pubblici ed i rappresentanti degli Ordini professionali si confrontino e collaborino con maggiore efficacia. La nostra Regione ha già fatto tanto su questo aspetto, ma occorre imprimere una nuova accelerazione alla ricostruzione post-sisma, per dare in tempi certi tutte le risposte che i nostri concittadini pretendono e si meritano”.

Questo è l’annuncio fatto ieri da Stefano Bonaccini, Presidente eletto della Regione Emilia-Romagna, all’assemblea annuale dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Modena che si è tenuta nell’Aula Magna dell’Accademia Militare. L’assemblea annuale rappresenta un’occasione di incontro e di confronto per gli oltre 2mila professionisti modenesi iscritti all’Ordine, il cui contributo è stato ed è tuttora determinante per lo sviluppo del tessuto economico locale. Il tema della lentezza della ricostruzione e della farraginosità delle procedure burocratiche è infatti prioritario per gli ingegneri e le imprese impegnate nella complessa opera di riedificazione nelle zone della Bassa modenese colpite dal disastroso terremoto del maggio 2012; questo argomento, unitamente all’allarme su possibili infiltrazioni criminali e su comportamenti non etici da parte di alcuni professionisti, è stato al centro dell’assemblea annuale degli ingegneri modenesi alla quale il neo Presidente della Regione ha voluto portare il suo saluto.

“Da parte mia vi assicuro che troverete nella Regione un interlocutore leale e disponibile – ha dichiarato ancora Bonaccini – . Siamo d’accordo con voi che ci sono tante norme inutili da eliminare e che alcune procedure servono solo a giustificare il lavoro di qualche ufficio pubblico: il mio impegno è quello di cancellare quelle procedure e di chiudere quegli uffici. Ma dobbiamo anche esser sinceri fino in fondo: sono già tante le segnalazioni dei cittadini relative a professionisti che accumulano troppe pratiche, non riuscendo poi a smaltirle. Devono essere verificate e, se del caso, occorre prendere gli opportuni provvedimenti nei confronti dei vostri colleghi. Ai nostri concittadini dobbiamo garantire meno burocrazia da un lato e maggiore professionalità dall’altro. Se tutti insieme collaboreremo con serietà e lealtà sono certo che potremo migliorare la situazione in tempi rapidi”.

Il Presidente eletto della Regione Emilia-Romagna ha poi rilevato come alcune problematiche che affliggono le nostre zone hanno origine altrove: “Penso, ad esempio, alle normative nazionali che consentono di aggiudicare appalti pubblici con il criterio del massimo ribasso: abbiamo già visto troppe volte che questo metodo non garantisce la qualità dei lavori e può diventare un pericoloso strumento di infiltrazione criminale. Anche su questo aspetto garantisco il mio impegno per modificare le normative ed impedire che il tessuto economico e sociale dell’Emilia-Romagna ne venga intossicato”.

I temi dell’etica e della legalità hanno da tempo un ruolo particolarmente significativo nell’attività svolta dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Modena: per questo motivo l’assemblea è stata preceduta da un seminario dal titolo “Etica, lavoro e professione” che ha visto la partecipazione del dott. Marco Imperato, Sostituto Procuratore di Modena e della prof.ssa Stefania Pellegrini, docente di Filosofia del Diritto presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna.

Su questo aspetto il lavoro svolto è stato davvero rilevante, come ricorda il presidente dell’Ordine, l’ing. Augusto Gambuzzi: “Gli ingegneri  modenesi sono parte attiva del CUP-Comitato Unitario delle Professioni e della sua commissione di contrasto alle mafie ed alla corruzione. Inoltre abbiamo concretamente contribuito alla stesura ed all’adozione della Carta Etica delle Professioni, la prima realizzata in Italia, che ha visto la luce proprio a Modena”. L’impegno per la legalità dell’Ordine degli Ingegneri di Modena vede anche una consolidata collaborazione con l’associazione “Libera”, fondata da don Luigi Ciotti, assieme alla quale vengono periodicamente organizzati percorsi formativi specificatamente studiati per i professionisti di area tecnica.

















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