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Legge stabilità, Vaccari: “No Imu su case inagibili e zone franche urbane”

I senatori emiliani del Pd Stefano Vaccari, Claudio Broglia e Maria Cecilia Guerra, assieme ad altri, hanno presentato in Senato un corposo pacchetto di emendamenti alla Legge di stabilità legati alla ricostruzione post-sisma. Si tratta di misure che le comunità colpite dal terremoto del 2012 stanno chiedendo con forza. Alcuni provvedimenti riguardano direttamente gli Enti locali: viene chiesta la proroga, anche per il 2015, della deroga al Patto di stabilità per i Comuni dell’area del cratere, così come la proroga dell’esclusione dal Patto di stabilità delle donazioni, in modo da consentire agli Enti locali di poter effettivamente spendere quei fondi che i privati hanno voluto destinare alla ricostruzione delle zone danneggiate.“Altra misura necessaria per i Comuni – spiega Stefano Vaccari – è quella relativa al differimento delle rate dei mutui accesi dagli Enti locali. In sostanza, si chiede che nella Legge di stabilità sia prevista la sospensione, anche per il 2015, delle rate dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti e la loro rimodulazione, una volta che dovranno essere restituite”. In sostanza le rate sospese per il 2012 dovranno essere restituite nell’anno successivo alla scadenza dell’ammortamento, quelle relative al 2013 e 2014 dovranno essere restituite dal secondo anno successivo alla scadenza, mentre quelle del 2015 saranno da restituire dal terzo anno. Infine, sempre per consentire di velocizzare le pratiche della ricostruzione, si chiede di prevedere la possibilità di rinnovo dei contratti a tempo determinato oltre i 36 mesi senza che scatti l’obbligo alla stabilizzazione del personale. Per quanto riguarda, invece, i privati, Stefano Vaccari è il primo firmatario di due emendamenti molto attesi nell’area del cratere: la proroga dell’esenzione dal pagamento dell’Imu sulle case inagibili e l’istituzione delle zone franche urbane. “Noi non desistiamo – confermano i senatori Pd – Sono due temi caldi e il Pd continua nel suo impegno per conseguire un risultato atteso dalle nostre comunità. Com’è noto, scade alla fine di questo mese l’esenzione dal pagamento dell’Imu sui fabbricati danneggiati. Noi chiediamo una proroga perché non è giusto che i proprietari siano costretti a pagare tasse su un immobile che non possono utilizzare. Anche le zone franche urbane, cosa ben diversa dalla No tax area, rappresentano una misura di fiscalità di vantaggio necessaria per far ripartire le attività produttive e commerciali che si trovano nei centri storici danneggiati o nelle zone colpite sia da sisma che alluvione”. Sempre nel pacchetto “sisma” rientrano anche due emendamenti molto specifici: lo spostamento del finanziamento dei prodotti DOP e IGP, necessario affinché alcune domande relative ai contributi per i danni subiti da tali prodotti possano essere coperti a valere sui 6 miliardi del Fondo per la ricostruzione, e la specificazione, richiesta da Abi e Cdp, che, relativamente al prestito per il pagamento dei tributi, la copertura degli oneri e della garanzia dello Stato sono già previste e non servono ulteriori atti.

















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