Nei prossimi giorni il Consiglio Comunale di Formigine approverà il Piano Operativo Comunale (POC). Pur ritenendo positivo il fatto che questo primo POC non contiene nessuna delle nuove espansioni edilizie previste dal PSC, ribadiamo la nostra perplessità – già espressa nei mesi scorsi attraverso formali osservazioni – su diverse delle scelte in esso contenute.
Innanzitutto ci preme evidenziare che il POC pianifica nuovi alloggi in assenza dei dati sul numero di alloggi sfitti esistenti sul territorio, che da anni inutilmente richiediamo. Questi dati sono fondamentali per la pianificazione territoriale, se si vuole garantire il rispetto del limite di 36.000 abitanti – giustamente fissato dal PSC – ed evitare squilibri nei servizi. Sarebbe stato più logico attendere questi dati prima di approvare il POC, evitando così di concedere diritti a realizzare nuovi alloggi che potrebbero rivelarsi poi non necessari o addirittura dannosi.
Nel merito delle scelte effettuate, ribadiamo la nostra perplessità sulla scelta di realizzare un nuovo centro commerciale nel comparto Ex Bonollo e su alcune delle opere stradali ad esso connesse.
Spiace constatare che saranno presumibilmente respinte anche le nostre osservazioni che chiedevano di prescrivere la realizzazione dei nuovi comparti in classe A+ di efficienza energetica. Se si considerano gli enormi consumi energetici degli edifici commerciali, sarebbe stata una occasione importante per ottenere risultati concreti e significativi sulla riduzione delle emissioni e dell’impatto ambientale.
Rileviamo inoltre che il contributo economico che deriverà dal nuovo centro commerciale non sarà forse neppure sufficiente a finanziare le opere di viabilità previste per mitigare gli impatti da esso causati (sottopasso ferroviario e variante di Via Corassori). Riteniamo che queste opere, se proprio devono essere realizzate, dovrebbero essere pagate dal soggetto attuatore in aggiunta al contributo economico e non dalla intera collettività.
Come se non bastasse, evidenziamo che i circa 4.000 mq di verde pubblico che dovevano essere connessi all’intervento a parziale compensazione dell’impatto della nuova struttura, saranno monetizzati e quindi non saranno realizzati.
Altre perplessità riguardano aree previste dal PRG precedente come zone a verde pubblico ed ora divenute edificabili, come quella prevista a Formigine tra Via Ghiarola e Via Grandi per la quale non è stata neppure prevista la prescrizione di conservazione del filare alberato presente in fregio alla strada.
(Circolo Legambiente “Chico Mendes” Formigine)