“La manovra economica è ancora in fase di studio, ma già emergono luci e, purtroppo, non poche ombre. La nostra zona è già in gravissima difficoltà per la crisi, acuita da ritardi infrastrutturali e da una tassazione pesantissima, le ombre quindi oggi rischiano di risultare insostenibili”. Il Presidente Lapam Confartigianato Modena-Reggio Emilia, Erio Luigi Munari interviene e lancia un allarme su alcune questioni legate alla manovra economica che potrebbe penalizzare ulteriormente il territorio: “Da una parte c’è forte preoccupazione sull’Irap perché, se è vero che chi ha dipendenti avrà un sollievo in merito a questa tassa sul lavoro che da sempre consideriamo iniqua per molteplici ragioni, per chi non ha dipendenti o per le micro imprese per cui il costo del lavoro impatta in modo meno significativo, il carico dell’imposta è in realtà destinato ad aumentare causa l’incremento dell’aliquota dal 3,5 al 3,9. Dall’altra – prosegue il Presidente Lapam Confartigianato – si parla apertamente di un aumento della ritenuta sui pagamenti per la ristrutturazione e gli adeguamenti energetici dal 4% all’8%. Questo raddoppio, che ci viene segnalato da più parti come davvero insostenibile (da ultimo ci sono giunte segnalazioni di imprenditori dalla Zona di Sassuolo, ma anche da altre parti del territorio modenese e reggiano) farebbe crollare i margini delle imprese manifatturiere di servizio, già in grossa difficoltà. In pratica la marginalità per imprese di questo genere, oggi attestata sul 12-13%, cadrebbe sotto al 10%, con evidenti effetti negativi sulla sopravvivenza stessa delle imprese. Tra l’altro questo provvedimento era già stato preso qualche anno fa, a cui fece seguito una rapida retromarcia proprio dettata da queste considerazioni. In pratica il costo rischia di ridurre i margini, già risicati, o di essere riversato sui clienti, con una ulteriore ripercussione sulla crescita che, solo a parole, si dice di stimolare”.
Munari conclude: “E’ vero che nella manovra sono presenti, almeno a livello di ‘titoli’, anche interventi interessanti, ma è altrettanto chiaro che le ombre devono essere fugate al più presto. Il momento economico è davvero troppo delicato”.