Sono novantuno i ragazzi e le ragazze di cinque scuole della provincia, da Sassuolo a Finale Emilia, che venerdì 14 novembre alle 8.30 partiranno da Modena per il viaggio della memoria “Confini in guerra” dedicato a luoghi e storie del “Confine orientale”. Si definisce così il confine che separa l’Italia dall’attuale Slovenia e che nel corso del Novecento ha conosciuto tanti spostamenti, accompagnati da vicende tragiche come la repressione delle minoranze da parte del fascismo, lo scontro tra partigiani e occupanti nazifascisti, le vendette del dopoguerra e l’occultamento di corpi nelle “foibe”, l’esodo delle popolazioni italiane da Istria e Dalmazia.
A promuovere e realizzare l’itinerario, su un territorio che è un microcosmo della storia del Novecento, sono Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Modena, Fondazione Fossoli e Fondazione Villa Emma, grazie al contributo ottenuto con un bando della Regione Emilia-Romagna.
Il viaggio porterà gli studenti al campo di concentramento fascista di Gonars in provincia di Udine, a Lubiana, alla prigione di Begunje nella quale i nazisti uccisero tra il 1941 e il ’45 circa 900 ostaggi, alla Risiera di San Sabba, lager nazista all’interno della città di Trieste, e alla Foiba di Basovizza, monumento nazionale dal 1992, dove durante l’occupazione jugoslava di Trieste, nel maggio 1945, furono nascosti un numero imprecisato di cadaveri di tedeschi e italiani.
Al ritorno, gli studenti visiteranno anche l’ex campo di concentramento di Fossoli di Carpi, che nel dopoguerra, con il nome di Villaggio San Marco, ospitò famiglie di profughi italiani fuggiti dall’Istria e dalla Dalmazia dopo l’assegnazione di quei territori alla Jugoslavia.
Gli studenti provengono da Sassuolo (Istituto tecnico industriale “Volta”), dal “Selmi” di Modena (Istituto tecnico biologico e liceo linguistico), da Castelfranco (Istituto agrario “Spallanzani”, da Carpi (Istituto tecnico industriale Leonardo da Vinci) e dal liceo scientifico “Morandi” di Finale Emilia. Saranno accompagnati da docenti, operatori delle Fondazioni e dell’Istituto storico e dal personale dell’agenzia viaggi che organizza l’itinerario.
Parte di loro hanno costituito una piccola redazione multimediale che giorno per giorno pubblicherà immagini e impressioni di viaggio sulla pagina Facebook dedicata e al rientro a Modena realizzerà un reportage multimediale collettivo.
Sulle pagine dell’Istituto storico (www.facebook.com/istituto.modena) e della Fondazione Fossoli (www.facebook.com/fossoli) dove saranno ripresi alcuni dei materiali realizzati. Si può inoltre utilizzare l’hashtag #viaggioconfineorientale per la ricerca su Facebook e Instagram delle immagini e dei testi prodotti dal gruppo.
A condurre le visite guidate per gli studenti e i loro insegnanti saranno ricercatori come Fabio Todero dell’Istituto regionale per la storia della Resistenza del Friuli Venezia Giulia, Alessandra Kersevan, storica, specializzata nella storia del confine orientale, Nevenka Troha, ricercatrice dell’Istituto per la Storia contemporanea di Lubiana, Mila Orlic dell’Università di Rijeka, Maria Luisa Molinari, ricercatrice che ha dedicato un libro alla vicenda del Villaggio San Marco di Fossoli di Carpi.