Un appuntamento scientifico di livello nazionale che farà il punto sullo stato dell’arte della ricerca e sulle cure ad oggi disponibili per la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), una patologia che colpisce circa 6mila persone in Italia. Il settimo convegno nazionale sulla Sla è in programma il 7 (dalle 13.00 alle 18.30) e l’8 novembre (dalle 9.00 alle 13.30) nella Camera di Commercio di Modena (via Ganaceto 134) ed è organizzato da Aisla (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) in collaborazione con la Clinica Neurologica del Nuovo Ospedale Civile Sant’Agostino Estense, Dipartimento Integrato di Neuroscienze, e di numerose società scientifiche.
L’evento – aperto a esperti, addetti ai lavori, persone con Sla e loro familiari – aprirà col saluto del presidente nazionale Aisla Massimo Mauro, del direttore generale dell’Azienda USL di Modena Mariella Martini e del direttore del Dipartimento Integrato di Neuroscienze e preside della Facoltà di Medicina di Modena Paolo Nichelli. Interverranno alcuni tra i più qualificati relatori italiani impegnati nella ricerca e nella presa in carico dei malati che si confronteranno durante quattro sessioni dedicate a temi scientifici quali il ruolo della genetica, le scoperte più recenti relative al ruolo dell’immunità, le novità in ambito clinico (biomarcatori, criteri diagnostici e stadiazione) e quelle farmacologiche. Si parlerà anche di assistenza sul territorio, il counselling genetico, la gestione delle disfunzioni cognitive e del fine vita. Tra i relatori e moderatori spiccano diverse autorità internazionali nell’ambito della ricerca sulla SLA: il Gruppo di Studio Malattie del Motoneurone della Società Italiana di Neurologia, coordinato dalla dottoressa Jessica Mandrioli della clinica neurologia modenese, ha svolto ricerche di rilevanza internazionale sulla SLA. I consorzi ITALSGEN e SLAGEN, inoltre, hanno contribuito alla scoperta di alcuni dei geni più importanti della malattia.
L’evento si terrà a Modena poiché presso la Neurologia dell’ospedale di Baggiovara è attiva un’equipe multidisciplinare, diretta dalla dottoressa Mandrioli, composta da neurologi, psicologi, pneumologi, logopoedisti, dietisti e altri professionisti. Il centro svolge attività di ricerca e cura e segue circa 150 pazienti. Il centro modenese inoltre coordina il registro regionale sulla Sla che raccoglie dati clinico-demografici di tutti i pazienti dell’Emilia Romagna che vengono utilizzati per studi epidemiologici e clinici. Il centro collabora con importanti enti e consorzi per la ricerca clinica e sui nuovi farmaci.
La Sla
La Sclerosi laterale amiotrofica è una malattia neurodegenerativa progressiva caratterizzata da degenerazione dei motoneuroni con conseguente paralisi della muscolatura scheletrica e compromissione, in un arco di tempo variabile, dei movimenti, della parola, della deglutizione e della respirazione. Nella maggior parte dei pazienti la durata di malattia è compresa tra 2 e 5 anni. I nuovi casi sono 2-3 ogni 100.000 abitanti, in Italia sono circa 6mila le persone colpite dalla malattia. Uno degli obiettivi fondamentali della cura della persona affetta da SLA è rappresentato dall’approccio multidisciplinare e dalla continuità assistenziale nel tempo e tra ospedale e territorio.