Rinnovo al vertice di Confesercenti Terre d’Argine. Raul Gabrieli 56 anni, gestore di due supermercati Conad è il nuovo presidente dell’Associazione imprenditoriale. Da anni membro del consiglio di Confesercenti, succede a Valerio Forghieri, storico presidente carpigiano che lascia la carica dopo 15 anni.
Già al momento del suo insediamento, Gabrieli ha individuato quelle che sono le priorità dei settori rappresentati dall’Associazione – commercio, turismo e servizi – verso le quali non farà mancare il suo impegno come del resto le proposte. Un elenco in cui spicca in primo luogo l’imposizione fiscale. “Considerate le criticità attraversate dal mondo imprenditoriale sia carpigiano che di area, già pesantemente vessato dal fisco, non solo occorrerebbe un freno, quanto uno stop definitivo ad ulteriori incrementi. Gli immobili strumentali, l’attività, il lavoro stesso sono abbondantemente tassati. Quando, proprio per l’apporto in termini di sviluppo offerto da chi fa impresa ed è il caso delle MPMI che sono la maggioranza, andrebbe agevolato. Dal punto di vista fiscale come pure burocratico i costi incidono pesantemente selle imprese, i consumi continuano inesorabilmente a calare con un incidenza sui fatturati decisamente negativa. Per questo occorre uno stop.”
Altri aspetti presi in esame da Gabrieli, la desertificazione commerciale, la promozione e la presenza della grande distribuzione: a Carpi come negli altri comuni del territorio. “Location e collocazione degli esercizi commerciali fanno sempre più la differenza in centro come nelle periferie. Dove la frequentazione è minore la desertificazione avanza. Le azioni di contrasto passano attraverso azioni di rivitalizzazione che possono essere il recupero di edifici, come l’arredo urbano o le iniziative in grado di calamitare presenze. Giocoforza si inserisce la promozione territoriale che va concertata con le Associazioni imprenditoriali e quelle di via. Lo si sta già facendo per il centro di Carpi, ma utile sarebbe anche creare situazioni eventi di interconnessione e continuità tra il centro e la periferia, pensiamo ad esempio a forme di collaborazione tra le attività presenti nelle differenti realtà”. Sempre in tema di commercio Gabrieli concede poi una riflessione sulla grande distribuzione: “Si prosegue a marciare in questa direzione spinti dalla legge sulle liberalizzazioni. Il territorio è saturo, non da oggi, ma da anni. Ribadiamo quindi la nostra netta contrarietà all’espansione della GDO, e al consumo di altro territorio. Quanto alle nuove attività, utile sarebbe riconvertire e riqualificare immobili già esistenti, ma in disuso”.
L’ultima considerazione di Gabrieli è in tema di abusivismo commerciale. “Una piaga per il nostro territorio che crea concorrenza sleale e penalizza le imprese che lavorano onestamente. Va contrastato con ogni mezzo, per la ragione che sottrae soldi al fisco non offre garanzie e può creare anche problemi di salute ai consumatori. Abusivismo, illegalità, attività a regime agevolato, che pur essendo regolarmente autorizzate godono di regimi fiscali e regolamenti agevolati, negli ultimi anni si sono moltiplicate in modo incontrollato. Per questo riteniamo sia giunto il momento di arginare questi fenomeni”.