Sabato sera, a Modena, all’esito di specifiche indagini di contrasto ai reati in materia di prostituzione, i Carabinieri della locale Compagnia hanno perseguito penalmente, sottoponendolo a sequestro, un “centro massaggi” sito in via Perlasca. Nel corso di prolunganti e ripetuti servizi di appostamento ed altre attività investigative, i militari dell’Arma hanno scoperto che l’esercizio – apparentemente regolare, almeno dal punto di vista amministrativo – era anche adibito a casa di prostituzione. È difatti risultato che la quasi totalità dei clienti che vi si sono recati durante le giornate monitorate abbiano ricevuto prestazioni sessuali a pagamento, da parte di donne di nazionalità cinese lì impiegate. Secondo quanto emerso si è solitamente trattato di rapporti non completi, offerti al prezzo di 20 euro ciascuno. Gli introiti dell’attività illecita venivano annotati ovviamente in nero, su un quaderno di contabilità non ufficiale. Oltre al sequestro penale dell’esercizio, che è stato comunicato all’A.G. per le decisioni nel merito, è contestualmente scattata una denuncia a piede libero per la titolare dell’esercizio, una 29enne cinese residente fuori provincia, e per due impiegate, individuate come le gerenti di fatto dell’attività, anche loro cinesi di 29 e 41 anni, residenti a Modena. Tutte e tre le donne sono ritenute responsabili dei reati di: attivazione e gestione di una casa di prostituzione, favoreggiamento della prostituzione, in concorso.
Nei giorni scorsi i Carabinieri di Modena avevano già svolto un’analoga operazione nei confronti di un “centro estetico” della città, sito in Viale Gramsci. Anche in questo caso i militari dell’Arma hanno accertato trattarsi di un luogo adibito a luogo di prostituzione, dove ai clienti venivano offerte prestazioni sessuali non complete, solitamente al prezzo di 20 euro. I reati contestati sono gli stessi e la denuncia a p.l. è scattata per due persone: il titolare, 30enne cinese residente fuori provincia, e un’impiegata, 32enne cinese, residente a Modena. Il sequestro è stato già convalidato dall’A.G., per cui nel locale permangono i sigilli.