Il Consiglio comunale di Modena ha chiesto a sindaco e Giunta di aderire all’iniziativa della Commissione Europea “Mayors Adapt – the covenant of Mayors initiative on adaptation to climat change”, lanciata nel 2014 per coinvolgere le città europee nello sviluppo di azioni sull’adattamento ai cambiamenti climatici.
Lo ha fatto nella seduta di giovedì 16 ottobre approvando all’unanimità, eccetto il consigliere Fabio Poggi del Pd che si è avvalso del non voto, un ordine del giorno presentato da Marco Cugusi di Sel ed emendato su richiesta di tutti i gruppi consiliari.
Il documento chiede di dare seguito a quanto previsto dall’iniziativa e di individuare, all’interno di una seduta del Consiglio comunale, uno specifico momento in cui discutere, alla presenza dell’assessore competente, azioni e progetti già effettuati e possibili futuri in seguito all’adesione al Mayor Adapt.
L’iniziativa della Commissione europea ha l’obiettivo di aumentare la resilienza, cioè la capacità reattiva alle avversità di alcuni settori vulnerabili, e l’integrazione dell’adattamento in tutte le politiche settoriali della Unione Europea, considerandola un’azione prioritaria per permettere sinergie e diminuire i costi.
“L’iniziativa Mayors Adapt – si legge nel documento – segue il modello e il successo di quella del patto dei sindaci a cui il Comune di Modena ha aderito da tempo e mira a coinvolgere le città sul tema del cambiamento climatico, sostenendole in un’azione coerente in materia di mitigazione e adattamento, in quanto le Autorità locali rappresentano motori chiave per l’attuazione delle misure di adattamento. I contenuti del documento alla base del Mayors Adapt – prosegue – sono volti a sostenere le azioni locali di adattamento tramite un helpdesk dedicato, una guida e varie opportunità per la creazioni di reti fornendo una piattaforma di conoscenze e competenze, per offrire sostegno e visibilità e per facilitare l’apprendimento peer-to-peer”.
Aderendo al Mayors Adapt il Comune di Modena si impegnerà a “valutare i potenziali rischi dei cambiamenti climatici e vulnerabilità come base di priorità alle azioni di adattamento; a individuare, valutare e dare priorità agli interventi di adattamento attraverso lo sviluppo e la presentazione di una strategia di adattamento locale individuando responsabilità e risorse in modo chiaro e delineando le azioni di adattamento entro due anni successivi dalla adesione formale; ad attuare tali azioni di adattamento locale, monitorando e valutando regolarmente i progressi, inviando una rendicontazione ogni 2 anni e adeguando periodicamente la strategia”.
Sul tema è intervenutà la consigliera Simona Arletti, già assessore all’Ambiente del Comune di Modena, che ha evidenziato “l’impegno consistente che si sta chiedendo alla Giunta: di studio, analisi e azione che richiederà tempo per il raggiungimento di risultati”. Per Arletti si tratta però di un impegno che va nella giusta direzione, come le azioni già intraprese dall’Amministrazione comunale in passato: “Modena è stata tra i primi Comuni a firmare il Patto dei sindaci e ha fatto un Piano con 51 azioni condivise con gli altri enti del territorio su questi temi. Poco dopo però, purtroppo, siamo entrati in una condizione economica differente”.