La salvaguardia delle tradizioni della cucina e della filiera agroalimentare italiana, quale patrimonio da valorizzare e promuovere non solo in Italia, ma in tutto il mondo, sono stati al centro dell’iniziativa dal titolo “Cucina italiana e identità nazionale: tradizione e innovazione” tenutasi presso la Biblioteca comunale di Correggio, che ha avuto come protagonisti il professor Pier Paolo Veroni, Delegato dell’Accademia Italiana della Cucina di Carpi-Correggio, e il dottor Gianni Negrini, Coordinatore territoriale.
“I trentadue accademici della Delegazione di Carpi-Correggio operano su un’area vasta che comprende le province di Reggio Emilia, Modena e Mantova – ha esordito il professor Veroni – ad oggi sono oltre cinquanta le attività enogastronomiche testate dalla nostra delegazione che ha espresso una valutazione complessiva, basata su rigorosi fondamenti scientifici e culturali fissati dall’Accademia”. Valutazioni che sono andate ad arricchire il patrimonio di informazioni raccolto nella famosa “Guida ai Ristoranti” dell’Accademia Italiana della Cucina, che prende in esame oltre 3000 ristoranti in Italia e all’estero selezionati dai 7500 associati, continuamente aggiornata e visibile in tempo reale tramite una app scaricabile dal sito internet www.accademia1953.it.
“Sono molte le pubblicazioni disponibili sul sito – ha aggiunto il dottor Negrini – a partire dalla rivista mensile “Civiltà della Tavola”, disponibile in italiano e in inglese, che raccoglie le esperienze e le valutazioni degli accademici su temi di carattere culturale enogastronomico, ma anche un “Ricettario nazionale” delle cucine regionali italiane con più di 2000 ricette fedeli alla tradizione selezionate dall’Accademia, e ancora gli “Itinerari di Cultura Gastronomica” e i “Quaderni tematici”.
Risultato di un lavoro certosino di raccolta e catalogazione delle informazioni iniziato nel 1953, data della fondazione dell’Accademia Italiana della Cucina, istituzione culturale senza fini di lucro che anzi si autofinanzia per difendere, valorizzare e promuovere la tipicità del gusto, delle tradizioni culinarie italiane e della convivialità, quale cardine del vivere civile.
“L’Italia possiede uno dei più importanti patrimoni dell’enogastronomia mondiale e questo rappresenta un enorme vantaggio competitivo per il nostro Paese – ha concluso il professor Veroni – di cui tutti dobbiamo comprendere meglio l’importanza e il valore e che dobbiamo aiutare e sostenere perché rappresenta uno dei principali settori di sviluppo per il futuro del nostro Paese”.