«Ci chiamano in continuazione per sapere se hanno già pagato oppure no e se sono in regola». La scadenza della prima rata della Tasi (dopodomani – giovedì 16 ottobre) sta gettando nel panico migliaia di cittadini, compresi quelli che la prima rata l’hanno già versata il 16 giugno scorso (la maggioranza dei cittadini modenesi). Lo afferma il Caf (Centro assistenza fiscale) della Cisl di Modena, in questi giorni letteralmente tempestato di telefonate di cittadini preoccupati per la Tasi. «Molte persone confondono Tasi, Tari e Imu ed è bene fare chiarezza. L’Imu – spiega il responsabile provinciale del Caf-Cisl Franco Saracino – è un’imposta di natura patrimoniale dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali. La Tari è la tassa sui rifiuti (ex Tares che, a sua volta, aveva preso il posto della Tarsu e della Tia) destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a carico dell’utilizzatore. La Tasi è un tributo per i servizi indivisibili (illuminazione pubblica, sicurezza, manutenzione strade e verde, sgombero neve, protezione civile ecc.) ed è a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile». Premesso ciò, con il Caf-Cisl facciamo il punto sulla situazione Tasi in provincia di Modena. L’articolo 1, comma 688, della legge147/2013 prevede che per l’anno 2014 il versamento della prima rata della Tasi sia effettuato entro il 16 giugno sulla base delle deliberazioni di approvazione delle aliquote e detrazioni inviate dai Comuni al sito Internet delle Entrate entro il 23 maggio 2014. La maggioranza dei Comuni della provincia di Modena ha deliberato entro tale termine; perciò il versamento dell’acconto doveva essere – ed è stato – effettuato entro il 16 giugno scorso. Solo cinque Comuni – Finale Emilia, Formigine, Montefiorino, Novi e Palagano hanno deliberato dopo il 23 maggio e posticipato il versamento della prima rata della Tasi a dopodomani – giovedì 16 ottobre -. «Ora, a parte il fatto che tutti i Comuni si sono sbizzarriti deliberando le più diverse modalità di calcolo, due novità hanno complicato il quadro creando confusione tra i contribuenti – continua Saracino – Il primo è che la scadenza è stata posticipata al 16 ottobre anche per i cittadini di quattro Comuni (Cavezzo, Concordia, Mirandola e San Possidonio) che, pur avendo deliberato entro il 23 maggio, hanno spostato la scadenza al fine di agevolare il ricalcolo dell’imposta data la complessità dei criteri fissati dalle delibere basati sul reddito anagrafico familiare e sul calcolo delle detrazioni. Inoltre nei Comuni alluvionati (San Prospero,Camposanto, Medolla, San Felice e Finale Emilia) è stata concessa un’ulteriore proroga al 31 ottobre 2014 per il pagamento del primo acconto Tasi. Il secondo elemento è stato introdotto dal Comune di Sassuolo, che a luglio ha modificato quanto stabilito in aprile in merito alla tipologia di utilizzo dell’immobile posseduto, stabilendo che la Tasi è dovuta solo per l’abitazione principale e relative pertinenze. Nella precedente delibera era richiesto il pagamento dell’imposta anche sulle “seconde case”. Tutto questo accavallarsi ha gettato nel panico molti cittadini, che ci chiamano per conoscere la loro situazione e chiedere di aiutarli a calcolare l’imposta. La cosa assurda è che molte delle persone che telefonano hanno già pagato l’acconto il 16 giugno e non devono versare nulla fino al 16 dicembre, quando scade il termine per il versamento del saldo Tasi, che coincide con il saldo Imu. Ai nostri clienti manderemo a casa il saldo sia della Tasi che dell’Imu, quindi non dovranno tornare nei nostri uffici». Da giugno a oggi solo per la Tasi il Caf-Cisl ha aperto più di 14 mila pratiche; il servizio è gratuito per i contribuenti che si sono avvalsi dell’assistenza del servizio fiscale della Cisl per la compilazione del 730.
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