A seguire il testo della Lettera Aperta a lavoratori, pensionati e cittadini del segretario generale della Cgil di Modena, Tania Scacchetti, sulle ragioni della mobilitazione nazionale Cgil il 25 ottobre 2014 a piazza San Giovanni a Roma.
“Non è usuale per una organizzazione come la CGIL rivolgersi direttamente e personalmente ai cittadini, siano essi lavoratori, pensionati, studenti, disoccupati; di norma utilizziamo assemblee, comunicati stampa, volantini, social network. Useremo certamente questi mezzi anche nei prossimi giorni .
Ma ho pensato che di fronte ad una situazione così difficile per il Paese e ad un dibattito pubblico che tende a dipingere le organizzazioni di rappresentanza, i sindacati in particolare, come soggetti della conservazione, se non i principali responsabili del peggioramento delle condizioni del mondo del lavoro, fosse opportuno scrivervi direttamente queste poche righe, per spiegare le ragioni che portano la CGIL a scendere in piazza il prossimo 25 ottobre.
Saremo in Piazza per chiedere cambiamenti nella politica economica del Paese e per affrontarne le vere emergenze: precarietà, disoccupazione dilagante, intollerabili tassi di evasione fiscale e corruzione.
Chiediamo un piano straordinario per l’occupazione, un fisco giusto, una vera riforma della Pubblica Amministrazione.
Chiediamo che la svolta del nostro Paese parta dalla libertà e dall’eguaglianza del lavoro.
Per fare tutto ciò la riforma del mercato del lavoro non solo non è la priorità ma, per i contenuti che ad oggi esprime, rischia di negare che il lavoro, la sua qualità, i suoi diritti possano essere il vero motore del cambiamento.
Di cosa si discute nei fatti? L’ennesimo attacco allo Statuto dei lavoratori e all’Art.18, limitazione della contrattazione collettiva, rivisitazione del sistema degli ammortizzatori sociali in un’ottica di riduzione delle coperture. In più nessuna certezza su come s’intendono garantire a tutto il mondo del lavoro le tutele universali (malattie, infortuni, maternità, …) e su come si intendono ridurre le tipologie di assunzione che hanno ormai reso il mercato del lavoro una vera giungla.
Non è attaccando i diritti e riducendo le tutele che si crea occupazione; se ancora qualcuno ce lo racconta, ci sta prendendo in giro.
In Piazza San Giovanni ci saranno persone che vogliono il bene del loro Paese e che non stanno difendendo qualcosa per sé; ci saranno per chiedere che il mondo del lavoro e le sue rappresentanze siano considerate un soggetto utile a condividere le riforme e non un ostacolo.
Lavoro, dignità, uguaglianza non sono vaghe parole d’ordine, sono il motore del cambiamento. Il cambiamento che la CGIL vuol contribuire a costruire. Non ci sottrarremo certo al confronto, ma non rinunceremo a manifestare di fronte a proposte che riteniamo inadeguate se non dannose.
Mi auguro che se condividi questi obiettivi tu possa essere in Piazza san Giovanni con noi, per dare voce ai padri e ai figli, alle madri che non vogliono rinunciare ad un lavoro in cambio della maternità, ai pensionati che non vogliono essere considerati un peso.
Vieni a far sentire la tua voce”.
Segretaria Generale
CGIL Modena
Tania Scacchetti