Lunedì scorso la Polizia di Stato, la Direzione Provinciale del Lavoro, i Vigili del Fuoco e il servizio ispettivo dell’A.S.L. hanno effettuato due distinti controlli in altrettanti siti gestiti da cittadini cinesi e adibiti ad laboratori tessili. Nel primo caso, in zona stazione storica, all’interno dello stabile vi erano 11 cittadini cinesi, tutti in regola con le norme sul soggiorno, 8 dei quali erano intenti al lavoro e di questi 2 risultavano assunti in nero. I funzionari della D.P.L. decretavano per questa infrazione la sospensione immediata dell’attività di produzione.
L’irrogazione tempestiva della sanzione sortiva un veloce e positivo epilogo della vicenda, infatti il giorno dopo il titolare della ditta regolarizzava la posizione dei due dipendenti pagando la connessa sanzione pecuniaria e così poteva riprendere l’attività.
Nel secondo caso veniva ispezionato un opificio in zona Pieve dove, intenti al lavoro, vi erano quattro cittadini cinesi, regolari sul territorio, le cui posizioni lavorative lasciavano qualche dubbio degno di approfondimento per i funzionari della D.P.L., i quali si riservavano sulla chiusura dell’atto ispettivo.
