Le Commissioni Ambiente e Infrastrutture della Camera dei deputati, nella tarda mattinata di oggi, in seduta congiunta, hanno approvato la risoluzione Pd che chiedeva di proseguire, e anzi accelerare i tempi per la realizzazione della bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo e hanno respinto l’analogo atto presentato dal Movimento 5 stelle che, invece, sollecitava il supermento dell’opera. Il tema è stato al centro del lavoro delle due Commissioni negli ultimi mesi: da una parte i deputati modenesi e reggiani del Pd che ribadivano l’importanza di una infrastruttura considerata strategica dal territorio e troppo a lungo attesa e, dall’altra, i 5 stelle che, invece, la definivano superata nei fatti. “Stiamo attendendo quest’opera da ormai trent’anni – conferma il deputato modenese del Pd Davide Baruffi – La chiedono con forza gli amministratori locali e le associazioni di categoria. Il progetto è già approntato, i fondi pubblici (ben 234 milioni di euro) sono già stati stanziati, l’Autobrennero coprirà il resto delle risorse necessarie grazie al project financing. E’ per questo che come Pd ci siamo battuti nelle due Commissioni per ribadire non solo il valore dell’infrastruttura, ma anche la necessità di accelerare i tempi, almeno per la realizzazione del primo stralcio, il collegamento con lo scalo merci di Marzaglia, fondamentale per l’intermodalità ferro-gomma”. Il Movimento 5 stelle aveva cercato di attirare favori sulla loro posizione chiedendo di dirottare le risorse stanziate per la bretella su altre opere minori attese nel modenese: “Si trattava di un suggerimento dotato di una qualche suggestione, ma del tutto irrealistico – continua Baruffi – Giace presso il Cipe un intero elenco di opere giudicate di importanza nazionale, ma ferme perché ne manca la copertura finanziaria. Cancellare la bretella Campogalliano-Sassuolo avrebbe voluto dire non solo perdere la possibilità di avere finalmente realizzata un’opera fondamentale per il nostro tessuto economico e sociale, ma anche vedere dirottate altrove tutte le risorse già destinate al modenese, comprese quelle per le opere complementari richieste dalle amministrazioni locali. Da una forza, come i 5 stelle, che a Modena si autoproclama espressione del territorio, non ci si aspetta che a Roma voti contro le esigenze di quello stesso territorio. Bene, quindi, che si possa andare avanti – conclude Baruffi – naturalmente tenendo conto di tutte le osservazioni dei soggetti interessati sul territorio, delle valutazioni di impatto ambientale e delle previsioni cartografiche approvate dalle amministrazioni locali modenesi e reggiane”.
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