Dislessia, ma anche disturbi dell’attenzione, o del linguaggio, magari dovuti alla provenienza da una diversa cultura. Il Ministero dell’Istruzione definisce come Bisogno Educativo Speciale (BES) «qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento, permanente o transitoria, in ambito educativo e/o apprenditivo, dovuta all’interazione dei vari fattori di salute e che necessita di educazione speciale individualizzata». In sostanza: quei bimbi che per ragioni di svantaggio, hanno bisogno di un insegnamento personalizzato in quanto a peculiarità, intensità e durata.
Alla vigilia dell’anno scolastico 2014-2015, il Comune di San Lazzaro promuove il seminario di formazione ‘Bisogni educativi speciali: opportunità educativa per tutti’, previsto l’11 settembre alle ore 15 nella Sala Conserve Italia di via Paolo Poggi 11, e al quale sono invitati i docenti di tutte le scuole del Distretto.
I lavori saranno coordinati dagli assessori comunali Benedetta Simon (Scuola e Offerta formativa) e Giorgio Archetti (Welfare, Salute e Istruzione superiore), con i contributi scientifici del neuropsichiatra infantile Ciro Ruggerini, e del formatore e counselor Armando Luisi.
Il convegno, nelle intenzioni dell’Amministrazione, pone le basi all’istituzione di una struttura territoriale permanente sul tema dei Bes: un Tavolo per la promozione delle pratiche inclusive che coinvolgerà gli istituti scolastici con propri rappresentanti, gli studenti, i genitori, e le associazioni di volontariato di San Lazzaro.
Costruire, insomma, nel tempo «una strategia comune per rispondere alle necessità formative degli studenti in difficoltà», sintetizza Archetti. Che puntualizza: «La dislessia, per esempio: una volta questi bambini erano bollati come svogliati. Oggi, sappiamo che non è così. Ci sono tante intelligenze e modi differenti di apprendere, e agli alunni dislessici non è precluso alcun traguardo scolastico. Però necessitano di particolari modalità d’insegnamento e supporti adeguati. Incontri come questo rappresentano un’occasione per l’intera comunità».
«Quando si hanno bisogni speciali la scuola può diventare un luogo di frustrazione e a volte si arriva all’abbandono — spiega l’assessore Simon —. Per accompagnare i ragazzi nella loro formazione, occorre l’impegno insegnanti, genitori, gruppo classe, educatori, nel creare le condizioni favorevoli al benessere scolastico. Il tavolo promosso dal Comune di San Lazzaro lavora in questa direzione: fornire uno strumento in più alle agenzie educative del territorio, per portare avanti una riflessione partecipata e individuare e diffondere le buone prassi».