Lavoro nero nel reggiano: maxi multa e sospensione attività per un bar di Rio Saliceto

Grazie ad un blitz congiuntamente condotto dai Carabinieri di Campagnola Emilia e personale dell’Ispettorato del Lavoro di Reggio Emilia a Campagnola Emilia, è stato localizzato, a Rio Saliceto, un bar che impiegava in nero oltre il 60 per cento della forza lavoro impiegata. Nei guai è finita un barista 25enne a cui gli operanti hanno sospeso l’attività aziendale comminandogli una maxi multa. L’attività di Carabinieri e Ispettorato lavoro risale alla scorsa mattina quando gli operanti, sulla scorta di una mirata attività informativa tesa a contrastare le fattispecie illecite correlate al lavoro nero e all’impiego di manodopera clandestina, effettuavano un controllo presso un bar del paese gestito da un 25enne residente a Rio saliceto. All’atto dei controlli Carabinieri e Ispettori riscontravano la presenza di del barista e due “dipendenti” risultati, questi ultimi non aver un contratto d’assunzione e per questo impiegati in nero. Si tratta di due giovani stranieri che sono risultati in regola con le norme di soggiorno in Italia. Oltre il 60% della forza lavoro è risultata essere in nero motivo per cui ai sensi delle attuali norme di legge l’attività commerciale veniva immediatamente sospesa dagli operanti che procedevano anche nei confronti del barista comminandogli una maxi multa per oltre 14.000 euro. Ora la ripresa dell’attività commerciale dipenderà dallo stesso barista che dovrà regolarizzare i dipendenti impiegati in nero e pagare la maxi multa.