Martedì 5 agosto è prevista la approvazione in Consiglio Comunale del bilancio di previsione 2014: uno degli atti più importanti del Comune. Persone e famiglie al centro, sostegno a quelle più colpite dalla crisi, scuola, welfare di comunità, politiche tariffarie e fiscali eque e progressive, attente ai privati e alle attività produttive; efficienza e razionalizzazione della spesa; un piano di investimenti che, per quanto condizionato dalla necessità del rispetto del patto di stabilità, sarà orientato alla sicurezza delle strade e delle scuole e alla riqualificazione del Centro Bedogni, oltre che all’efficientamento energetico.
Il Comune di Bibbiano presenta un bilancio solido e sano, con un tasso di indebitamento pari a circa la metà della media nazionale e regionale, un rapporto tra numero di dipendenti e di abitanti tra i più bassi in regione e pagamenti puntuali ai fornitori. Risultato di un grande sforzo volto a ridurre costantemente e significativamente i costi di funzionamento dell’ente. Di fatto un Comune virtuoso. Ciò è vero, nonostante, sul fronte delle entrate, il drastico taglio dei trasferimenti statali che si sono abbattuti sul comune con una perdita che sfiora i 4.000.000 di euro in soli quattro anni. Il quadro poi è peggiorato dal 2013 in seguito alla modifica sostanziale del meccanismo dei trasferimenti stessi con la introduzione a livello nazionale del fondo di solidarietà comunale, alimentato soprattutto dai comuni con una quota consistente dell’IMU versata dai cittadini. Ciò ha significato, per il nostro comune, una perdita secca di circa 326.000 Euro.
Infine, il “Patto di Stabilità”, provvedimento irrazionale, iniquo e vessatorio a cui tutti gli enti devono sottoporsi, impone a Bibbiano di “guadagnare” nel corso del 2014 oltre 470.000 euro senza poter poi utilizzare tali risorse in alcun modo, pur disponendo, paradossalmente, di mezzi finanziari per oltre due milioni di euro. I soldi ci sono, quindi, grazie ad una gestione attenta e oculata, ma non si possono spendere.
In questo quadro davvero complesso ci siamo posti, come amministratori, obiettivi prioritari su cui non intendiamo arretrare: consolidare l’eccellenza del nostro sistema dei servizi, le cui tariffe sono rimaste invariate dal 2010 nonostante il loro ampliamento e diversificazione ( nido e servizi per l’infanzia, mensa e trasporto scolastico, centro diurno e servizio di assistenza domiciliare… ) .
Per quanto riguarda la politica fiscale manteniamo inalterate le aliquote IMU (con la sola eccezione delle abitazioni principali di lusso) e introdotta la Tassa sui Servizi Indivisibili (TASI) solamente per immobili non soggetti a IMU (abitazione principale, fabbricati rurali strumentali, invenduto delle aziende immobiliari), garantendo, di fatto, una imposta non superiore a quanto avrebbe dovuto pagare il contribuente nel 2014 a titolo di IMU.
La tassa sui rifiuti (TARI) complessiva si riduce fino al 10%, per utenze domestiche e produttive, grazie anche ad un’intensa attività di accertamento svolta dall’Ufficio Tributi.
L’unica modifica riguarda le aliquote della addizionale comunale all’Irpef mantenendo comunque il criterio della progressività ed introducendo una soglia di esenzione a 10.000 Euro che comporta l’azzeramento della imposta per circa il 10% dei contribuenti. Con tale provvedimento si prevede un incremento medio della imposizione sul contribuente di circa 4 euro al mese.
Auspichiamo che nella politica riformatrice del governo Renzi, che condividiamo, si concretizzi finalmente, come promesso, un cambiamento sostanziale in merito al Patto di Stabilità e ai criteri di trasferimenti che attualmente penalizzano, ingiustamente, i Comuni virtuosi, come Bibbiano.
(Il Sindaco, Andrea Carletti – l’Assessore al Bilancio, Emillo Catellani)