“Serve una progettualità ampia orientata alla relazione educativa, che vada oltre il singolo segmento scolastico per abbracciare tutto il sistema formativo coinvolgendo ogni soggetto sociale. La Fondazione Cresciamo si inserisce in questa progettualità”. Gianpietro Cavazza, assessore a Scuola, Cultura e rapporti con l’Università del Comune di Modena, spiega le ragioni alla base della proposta di trasferire altre due scuole d’infanzia comunali nella Fondazione Cresci@amo, che sarà discussa nel pomeriggio di oggi giovedì 31 luglio in Consiglio comunale.
“I genitori – continua l’assessore – hanno bisogno di essere aiutati a migliorare le loro competenze educative, dall’altra parte dobbiamo potenziare le competenze pedagogiche degli insegnanti. Occorre un cambiamento culturale per trovare insieme soluzioni innovative di carattere gestionale, tecnico, pedagogico e relazionale affinché tutti gli itinerari formativi integrino scuola, lavoro e territorio. L’obiettivo è offrire più opportunità e prevenire l’abbandono scolastico. Per farlo dobbiamo utilizzare al meglio le risorse attingendo dal ventaglio delle offerte disponibili, che vanno monitorate anche attraverso le indagini sul grado di soddisfazione delle famiglie. La Fondazione, il cui governo è per Statuto in capo al Comune e che assume tra le proprie finalità il coinvolgimento, la partecipazione e la collaborazione delle famiglie, oltre che la partecipazione dei dipendenti – spiega Cavazza – si presta bene a essere uno dei luoghi in cui sperimentare e verificare soluzioni nuove per aumentare le competenze dei docenti nei confronti di tutti i bambini, normodotati e disabili, italiani e stranieri, e per far crescere le capacità educative dei genitori, sempre in relazione con il resto dell’offerta comunale e non. E affinché la Fondazione possa essere appieno una risorsa, occorre individuare la dimensione adeguata per consentire economie di scala e per rapportarsi con il complesso sistema educativo della nostra città”.
Attualmente l’offerta di scuole d’infanzia per bambini dai 3 ai 6 anni a Modena è composto da 17 comunali, 19 Fism, 9 convenzionate, 5 scuole della Fondazione Cresci@mo; e 12 scuole statali che da settembre diventeranno 13. Inaugura, infatti, nel complesso San Paolo di via Caselle una nuova scuola d’infanzia e un’ulteriore nuova sezione prende il via anche nella comunale Villaggio Giardino dove sparisce invece una sezione di nido d’infanzia. “In tal modo – spiega l’assessore Gianpietro Cavazza – cerchiamo di modulare l’offerta sull’andamento della domanda che è in calo per quanto riguarda il nido, mentre cresce per le scuole d’infanzia e, altro elemento importante, manteniamo invariate le tariffe”.
ALTRE DUE MATERNE IN FONDAZIONE CRESCI@MO
Da cinque passeranno a sette. Assessore Cavazza: “Avvieremo un percorso di confronto con genitori dei bambini e docenti per garantire la continuità didattica”
Il Comune di Modena, unico fondatore originario e unico socio, ha dato vita alla Fondazione Cresci@mo il 12 maggio 2012 con il fine di delineare un modello innovativo per la gestione dei servizi scolastici ed educativi 0/6 anni. Due dei cinque consiglieri di amministrazione sono individuati fra i genitori dei bambini e i rappresentanti dei genitori partecipano alle assemblee con diritto di parola, così come i lavoratori. Inoltre, per Statuto la Fondazione è tenuta all’assunzione, unicamente in via diretta, degli insegnanti e degli educatori. Fino ad oggi sono state 26 le insegnanti assunte con contratto a tempo indeterminato. Cinque le scuole che attualmente sono in Fondazione: Fossamonda, Saluzzo, Malaguzzi, Villaggio Artigiano, Edison.
La delibera in discussione in Consiglio comunale oggi, 31 luglio, stabilisce che a partire dall’anno scolastico 2014/2015 siano trasferite alla Fondazione Cresci@mo ulteriori due scuole d’infanzia comunali per un totale di 7 sezioni e da mandato alla Giunta di definire le azioni per avviare regolarmente l’attività delle scuole che dovranno essere individuate “considerando il numero di insegnanti di sezione a tempo determinato attualmente presenti in ciascuna struttura e salvaguardando, ove possibile, la continuità didattica” come stabilisce la delibera di Giunta 22/2012.
Approvato il trasferimento, “continua il confronto con i docenti e i genitori dei bambini che frequentano le scuole interessate – spiega l’assessore all’Istruzione del Comune di Modena Gianpietro Cavazza – e con le insegnanti di ruolo delle classi dei bambini di 4 e 5 anni sarà data la possibilità di rimanere in comando nella Fondazione per garantire la continuità didattica”.
La proposta ha ottenuto il parere favorevole del Collegio dei revisori in cui si mette in luce che “analizzati aspetti economici e finanziari, nonché i risultati emersi dall’indagine di customer satisfaction, “la gestione delle scuole d’infanzia tramite la Fondazione è risultata economicamente più vantaggiosa rispetto alla gestione diretta, senza che ciò abbia determinato un impatto negativo sulla qualità del servizio”.
L’indagine sul grado di soddisfazione delle famiglie dei bambini che frequentano le scuole in Fondazione è stata condotta dall’Ufficio ricerche del Comune nel 2013 somministrando 214 questionari. Ne è emerso che i genitori promuovono le scuole della Fondazione Cresci@mo con un giudizio complessivo di 8,4 su 10. Ai genitori è stato chiesto di esprimere un giudizio su diverse dimensioni e aspetti; i voti medi ricavati dai questionari vanno dal 7,2 relativo al costo della retta fino all’8,6 su temi come lo sviluppo del bambino, la professionalità del personale, la disponibilità al dialogo. Voti superiori all’8 anche per la parte educativa (8,5), i progressi fatti dal bambino (8,5), l’organizzazione della giornata e l’attenzione alla sicurezza e alle esigenze dei piccoli (8,4). Soddisfazione anche per il menu offerto (8); giudizi più contenuti si riscontrano su aspetti come gli arredi (7,7) e il calendario di apertura (7,7).
L’Ufficio ricerche del Comune conduce periodicamente indagini sul grado di soddisfazione delle famiglie relativamente ai servizi, in particolare vengono intervistati i genitori dei bimbi che hanno frequentato l’ultimo anno del nido, come accade ogni anno con gli insegnanti che si sono avvalsi dell’offerta formativa del Multicentro educativo Memo, inoltre vengono condotte indagini di customer satisfaction su centri estivi, scuole d’infanzia e lo scorso anno anche una apposita dedicata alle scuole della Fondazione Cresci@mo (dal 2013 le indagini di customer satisfaction sono consultabili on line sul sito del Comune, alla sezione “amministrazione trasparente”).
AUMENTANO LE SEZIONI PER LA FASCIA 3/5 ANNI
Oltre alla nuova San Paolo, una sezione in più alla comunale Villaggio Giardino
Le scuole d’infanzia statali a Modena passano da 12 a 13. L’anno scolastico 2014/2015 vedrà infatti aprire una nuova struttura in centro storico all’interno del comparto San Paolo di via Caselle.
Per rispondere al tendenziale aumento di domande per la scuola d’infanzia che si registra da alcuni anni, l’offerta si arricchisce anche di un’ulteriore sezione nella struttura comunale Villaggio Giardino, dove una sezione di nido è stata trasformata in sezione di scuola d’infanzia in grado di ospitare 18 bambini.
Accoglierà invece 25 bimbi di tre anni la prima sezione della materna San Paolo che entra in funzione settembre; per ora il Ministero ha riconosciuto una sola insegnante delle due richieste e qualora l’organico non venga integrato in sede di definizione finale, la seconda insegnante sarà fornita dal Comune in modo da garantire il funzionamento della scuola a orario intero. La struttura è progettata per ospitare tre sezioni e nell’arco dei prossimi due anni andrà a regime potendo accogliere 75 bambini in età 3/5 anni. Lo stesso comparto, per garantire continuità al percorso formativo, ospiterà anche un nido d’infanzia a gestione diretta comunale che partirà a settembre con una sezione mista di 18 bambini tra i 12 e i 36 mesi di età.
Le domande per la scuola d’infanzia giunte al Centro unico di iscrizione per l’anno 2014/2015 sono state 1.246; in sede di graduatoria iniziale 1098 bambini sono stati assegnati a una delle scuole scelte e ad oggi la lista di attesa composta inizialmente da 148 bambini si è ridotta a 101 bambini per effetto delle rinunce.
Per quanto, invece, riguarda i nidi, le cui graduatorie di ammissione sono state pubblicate da pochi giorni, il calo delle domande ha determinato un elevato grado di soddisfacimento delle domande. In prima battuta la lista d’attesa è di 276 bambini e nei prossimi mesi è presumibile che venga riassorbita per effetto del numero fisiologico di rinunce che ogni anno si registra.
GLI INTERVENTI IN CORSO DI EDILIZIA SCOLASTICA
Dalla riqualificazione di scuole statali all’ampliamento delle M.L.King, dall’adeguamento normativo antincendio alla copertura del Liceo Sigonio
Dalla riqualificazione e messa in sicurezza di scuole statali all’ampliamento della primaria Martin Luter King, da lavori di adeguamento normativo antincendio su vari istituti al rifacimento della copertura del Liceo Sigonio.
Sono alcuni degli interventi in corso negli edifici scolastici la cui efficienza è di competenza dell’Amministrazione comunale. Complessivamente gli edifici seguiti dal settore Lavori pubblici del Comune di Modena sono 91 e ospitano complessivamente 100 istituti scolastici. Si tratta in particolare di 17 nidi d’infanzia comunali, sette nidi d’infanzia in concessione, 22 scuole d’infanzia comunali, quattro scuole d’infanzia in gestione, 11 scuole d’infanzia statali, 27 scuole primarie, dieci scuole secondarie di primo grado, una scuola secondaria di secondo grado (Liceo Sigonio presso l’edificio delle ex Marconi) e del Conservatorio Orazio Vecchi (di proprietà del Patronato Figli del Popolo, la cui manutenzione ordinaria e straordinaria è a carico del Comune).
Il tempo medio di vita di un edificio scolastico è stimato in circa 30 anni e gli ambiti di intervento sono quelli dell’adeguamento alle normative antincendio e degli impianti elettrici, del consolidamento delle strutture secondarie, delle coperture e opere murarie, e della vulnerabilità sismica.
Nel dettaglio, gli interventi attualmente in corso riguardano la riqualificazione e messa in sicurezza delle scuole statali (130.000 euro) secondo il Decreto del Fare, l’ampliamento della scuola primaria M. L. King (500.000 euro), lavori per la sicurezza antincendio delle scuole d’infanzia (12.302 euro), l’adeguamento alla normativa antincendio e la rimozione delle barriere architettoniche e igienico-sanitarie scuole Mamitù (40.000 euro), lavori di adeguamento normativo di varie scuole (234.464 euro), la manutenzione dei controsoffitti della scuola Lippi (60.000 euro), la manutenzione straordinaria del Centro territoriale permanente (55.000 euro), il rifacimento della copertura del Liceo Sigonio (265.000 euro), il secondo stralcio della scuola Mattarella (2.823.000 euro).
Sono inoltre previsti ulteriori interventi previsti dal Decreto del Fare, in attesa di approvazione da parte del Ministero, di riqualificazione e messa in sicurezza delle scuole statali (120.000 euro) e attività di manutenzione delle coperture sempre delle scuole statali (300.000 euro).