A Sassuolo, a meno di una settimana dall’ultima data utile per un eventuale Consiglio comunale in deroga, non c’è ancora un bilancio preventivo, niente che i consiglieri comunali possano esaminare o approvare. E’ la denuncia della capogruppo Pd in Consiglio comunale a Sassuolo Susanna Bonettini che conclude: “Ancora una volta è chiaro soltanto che l’Amministrazione non ha nessun controllo sui conti”.
«Mancano dieci giorni alle elezioni, una settimana (festivi compresi) all’ultima data utile per la convocazione di un Consiglio comunale in deroga a qualunque regola, chiesto dal sindaco per l’approvazione di un bilancio preventivo del Comune di Sassuolo, che resta un documento fantasma, che nessuno ha visto. Non c’è stato esame né approvazione in Giunta (altra promessa mancata), non c’è spazio per nessuna Commissione bilancio, non c’è nessun numero da vedere. Sappiamo solo da una dichiarazione dell’amministratore unico Corrado Cavallini che esisterebbero il consuntivo e il Piano industriale di Sgp, depositati non si sa bene dove e di certo mai trasmessi ai consiglieri comunali. Deve essere chiaro alla città, e in particolare ai dipendenti di Sgp, che credendo ancora una volta alle frottole di questa amministrazione si sono appellati alla politica e al Consiglio comunale, che non c’è niente da approvare. E’ ormai palese che la Giunta non è in grado di far quadrare i conti e sta solo rinviando ogni decisione fino a dopo il voto, provando anche a scaricare su altri le sue responsabilità. Non c’è più spazio per il Consiglio comunale richiesto su promesse ancora una volta disattese, ma non c’è più neanche la certezza che questa Amministrazione e l’amministratore unico siano in grado di presentare un piano di concordato. Come ha giustamente rilevato il candidato sindaco del centrosinistra Claudio Pistoni, un concordato che propone il saldo totale dei creditori in cinque anni non ha probabilmente senso di esistere: con le stesse modalità, che sono ben diverse dal saldo in cinquant’anni proposto da Caselli meno di un anno fa, si potrebbe fare un piano di risanamento senza bisogno del tribunale. Servirebbe però un po’ di credibilità, la possibilità di chiedere fiducia ai fornitori e creditori, possibilità che Caselli si è giocato in cinque anni di disastri e promesse mai mantenute. Ancora una volta è chiaro soltanto che l’Amministrazione non ha nessun controllo sui conti, nessuna idea di cosa sia Sgp e di cosa sia giusto per la società. Come purtroppo non ne hanno idea altri candidati sindaco che continuano a parlare di chiusura della patrimoniale, senza pensare ai lavoratori che rimarrebbero a casa e ai fornitori che non verrebbero saldati, è evidente che mancano proprio le basi di conoscenza del ruolo di Sgp e della sua stretta connessione con il Comune e con la città di Sassuolo».