Stamane, presso la sede CNA a Sassuolo, in vista delle Elezioni amministrative 2014, i rappresentati delle singole Associazioni aderenti a Rete Imprese Italia (Confcommercio-Fam, CNA, Confesercenti e Lapam-Confartigianato), hanno elaborato una serie di riflessioni e richieste che vogliono essere proposte, ai candidati a Sindaco al comune di Sassuolo.
Ci sono la viabilità, la sicurezza, la burocrazia, il turismo, il centro storico, l’occupazione, il commercio, il sostegno alle imprese… e la gravosa imposizione fiscale.
Argomento quest’ultimo da cui parte Carlo Alberto Valentini Direttore di Confesercenti per l’area di Sassuolo e attuale portavoce di Rete Imprese: “Si è pensato di affrontare questo tipo di appuntamento con quattro domande che riteniamo siano quelle strategiche per le nostre categorie, da porre ai candidati, la mia riguarda il discorso della fiscalità e tariffe.
Per quanto riguarda questo tema, che è già noto da tempo, gli immobili di proprietà delle imprese dove si svolge l’attività economica lavorativa, debbano essere esclusi dall’IMU ed anche dalle altre imposizioni patrimoniali.
Per quanto riguarda l’introduzione della TASI, TARI e dell’IMU stessa sugli immobili strumentali, se gestite con le aliquote massime, possono significare la fine delle imprese sassolesi senza tema di smentita.
Quindi, noi chiediamo ai candidati di non applicare la TASI oltre che l’IMU stessa agli immobili strumentali d’impresa, mentre sulla questione della TARI, che è piuttosto complicata, chiediamo un confronto sui meccanismi di calcolo che portano alla determinazione della tariffa che, per alcune categorie commerciali tipo ortofrutta e ristoranti, è oltremodo gravosa, soprattutto se questa si presenta con aree di immobili di grandi dimensioni, ma si producono rifiuti di quantità molto limitata.
Questa è la prima domanda che poniamo, e che vorremmo possano i candidati rispondere nello stesso modo con i media a cui ci siamo rivolti noi”.
La parola poi passa al presidente della Lapam di Sassuolo Matteo Spaggiari: “ la prima formula di richiesta ai candidati riguarda un tema a noi caro, ovvero il Centro Storico e la crisi che ha colpito il commercio duramente e di conseguenza l’attrattiva del cuore di Sassuolo, dove la chiusura di negozi storici è progressiva e sempre più evidente.
Anche il comparto più strettamente turistico ed il commercio ambulante non sono rimasti indenni.
In che modo dunque chi si accinge ad amministrare la città intende reagire di fronte a questo declino? Come mantenere e rafforzare l’indispensabile ed insostituibile ruolo di commercio sassolese e di quelle azienda a vocazione turistica?
“L’incoming” o la creazione di percorsi culturali sassolesi di grande richiamo possono essere realizzati in modo concreto?
Prosegue Marco Casolari di Ascom-Confcommercio: “Il tema che noi poniamo è sempre legato al settore del commercio, in particolare a quelle che sono le scelte di urbanistica commerciale.
Considerata la crisi dei consumi, riteniamo siano da rivedere, in senso restrittivo, le scelte di programmazione commerciale elaborate negli anni 2000. Tra le quali anche il progetto di recupero commerciale del comparto Cisa-Cerdisa che allo stato attuale non prevede insediamenti di esercizi di vicinato (negozi),m ma solo medie superfici di vendita. Nel cercare di capire quale è la posizione dei candidati a sindaco in proposito, sarebbe anche opportuno sapere quali saranno, sempre in tema di urbanistica commerciale, le intenzioni dei futuri amministratori riguardo la salvaguardia del centro storico con riferimento a piazza martiri Partigiani, considerata negli ultimi anni come il parcheggio del centro storico, considerata l’urgente necessità della sua messa in sicurezza per il transito pedonale, vorremmo sapere se saranno programmati a breve interventi a tal senso. Interventi che dovranno limitare al massimo i disagi per i frequentatori oltre che garantire parcheggi a sufficienza al suo accesso”.
Conclude Francesco Stagi, presidente CNA per Sassuolo: “Il quarto quesito che poniamo ai candidati sindaci è sul tema dell’unione dei comuni.
Riteniamo che l’allargamento dell’Unione a otto, con l’entrata dei tre comuni montani, debba essere un nuovo stimolo per dare un’accelerazione concreta a questo processo di unificazione. Visto e considerato che, per noi, la razionalizzazione delle risorsi fino ad oggi impiegate in un’ottica di efficienza e di efficacia, da perseguire con la riduzione della burocrazia per i cittadini e per le imprese, non solo è importante, ma indispensabile.
Chiediamo pertanto se da parte della prossima amministrazione comunale ci sarà l’impegno concreto a lavorare anzitutto sull’armonizzazione dei regolamenti comunali.
Esigiamo non ci siano più differenze, in taluni casi anche macroscopiche, tra comuni limitrofi nell’applicazione di norme o tributi (pensiamo ai regolamenti edilizi o di applicazione delle imposte locali).
Inoltre vorremmo sapere se possiamo attenderci finalmente la gestione da parte dell’Unione fondamentali come i Servizi Sociali, la Polizia Municipale (rimuovendo l’eccezione di Sassuolo) e lo Sportello Unico per le attività”.
“Invitiamo i candidati a Sindaco per il comune di Sassuolo a rispondere a questi quesiti. Come abbiamo già saputo fare in passato, occorre unire le forze per ridare competitività alla nostra realtà – ha concluso Valentini – e in questo il ruolo della politica è fondamentale. Le prossime elezioni amministrative sono una tappa importante per Sassuolo sia nel processo di rinnovamento degli organi elettivi, che nella programmazione delle scelte politiche future. Chi andrà a rappresentare i cittadini e le imprese, dovrà assumersi la responsabilità di dare il proprio contributo. Rete Imprese Italia vuole continuare ad essere interlocutore attivo e propositivo con le Istituzioni comunali e con chi sarà chiamato a rappresentarle, portando all’attenzione del dibattito pubblico tutto il valore della propria rappresentanza e delle proprie idee”.
(Immagine: Marco Casolari, Claudio Valentini, Sauro Simonini, Matteo Spaggiari, Francesco Stagi)