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Botte alla compagna: divieto di avvicinarsi alla donna

violenza_donneResponsabile di brutali violenze che non hanno risparmiato la donna nemmeno quando era in stato interessante. Alla base delle gratuite violenze la folle gelosia dell’uomo che, stando ai raccapriccianti contenuti della denuncia, andavano avanti da qualche anno. Gravi e inauditi episodi di violenza per i quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza l’hanno denunciato alla Procura reggiana che, nella persona del Dott.ssa Cristina Giannusa, Sostituto titolare dell’inchiesta, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri richiedeva ed otteneva dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, Dott. Giovanni Ghini l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione e da qualunque altro luogo frequentato dall’ex compagna prescrivendogli di mantenere comunque una distanza di almeno 500 metri dai luoghi dalla stessa frequentati. Provvedimento di natura cautelare che l’altra mattina veniva eseguito dai Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza che avevano denunciato l’uomo con le pesanti accuse di lesioni personali, violenza privata e maltrattamenti in famiglia aggravati dal fatto di essere stati compiuti ai danni di donna incinta. L’ultimo episodio accaduto la settimana scorsa a Canossa ha permesso di portare alla luce la vicenda perché verificatasi in strada sotto gli occhi di diversi attoniti testimoni che hanno dato l’allarme ai carabinieri con l’uomo che fuggiva e consentendo i soccorsi alla donna poi dimessa dall’ospedale con alcuni giorni di prognosi per le contusioni riportate. Era stata uno scambio di parole tra la donna (barista) e un cliente a far imbestialire l’uomo che al termine del lavoro mentre la conduceva a casa è andato in escandescenza fermando la macchina e pestando in strada la donna trascinata per i capelli e presa a calci e pugni. Le urla della donna vedevano l’intervento di alcuni cittadini che oltre a dare l’allarme al 112 facevano desistere l’uomo che fuggiva. Quindi l’intervento dei soccorsi e dei carabinieri che accertavano come l’episodio fosse stato solo l’ultimo di una serie di violenze alle quali la compagnia era vittima negli ultimi due anni, ovvero da quando aveva iniziato la convivenza, e che l’avevano vista essere pestata anche quando era in stato interessante. Gravi episodi delittuosi che hanno portato all’odierno provvedimento restrittivo richiesto ed ottenuto dalla Procura reggiana titolare dell’inchiesta.

I Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza Castellarano ricevuta l’ordinanza applicativa della misura cautelare, vi davano esecuzione rintracciando l’uomo che veniva sottoposto al provvedimento di divieto di avvicinarsi all’abitazione e da qualunque altro luogo frequentato dall’ex compagna prescrivendogli di mantenere comunque una distanza di almeno 500 metri dalla stessa e dai luoghi da lei frequentati.

















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