Si è svolta questo pomeriggio (18 aprile 2014) la posa della prima pietra del nuovo stabilimento Fresenius Kabi di Mirandola, nel quale verrà trasferita la produzione dei filtri per trattamento sangue attualmente situata a Cavezzo. Alla cerimonia erano presenti tra gli altri Alberto Bortoli, General Manager Fresenius Hemocare Italia Srl, i vertici della società, rappresentanti della ditta costruttrice ed autorità locali.
Nel corso dell’incontro sono state ribadite le ragioni del trasferimento, che vanno ricercate principalmente nell’aumentata richiesta di capacità produttiva e nella decisione di continuare ad investire nel nostro territorio da parte del gruppo multinazionale, nonostante l’evento sismico del maggio 2012 .
La capacità di reazione del territorio al sisma, la sintonia di Fresenius Hemocare Italia S.r.l. con il territorio emiliano ed in particolare con il tessuto del distretto biomedicale mirandolese, hanno sicuramente contribuito a far sì che Fresenius continuasse a credere nelle nostre capacità.
Com’è stato ribadito dalle autorità presenti, si tratta di un ottimo risultato per un’azienda nata nel 1990 da un piccolo laboratorio artigiano di prodotti biomedicali e dalla volontà e capacità di alcuni manager locali che svilupparono un filtro sangue di nuova concezione, a quel tempo una delle poche terapie per la cura dell’anemia mediterranea. Nel 1994 questo laboratorio fu acquisito da Fresenius, importante multinazionale tedesca che ha portato l’azienda di Cavezzo ad essere oggi la numero 1 al mondo nella produzione di filtri per la leucodeplezione del sangue.
Fresenius Kabi ha posto tra gli obiettivi alla base di questo progetto, oltre all’ampliamento della capacità produttiva con l’introduzione di attrezzature automatizzate ad alto impatto tecnologico, la Sicurezza ed il Rispetto per l’Ambiente, valori fondamentali per l’azienda.
La costruzione del nuovo stabilimento terminerà intorno a marzo-aprile 2015, per modulare il trasferimento delle attività nel corso dell’anno ed essere pienamente operativi a gennaio 2016. Il nuovo stabilimento, conforme agli standard di qualità nazionali ed internazionali, sarà dotato di tutti gli accorgimenti tecnici per poter ovviare a qualsiasi tipo di emergenza e che consentano di salvaguardare in primo luogo la sicurezza delle persone, di assicurare il pieno rispetto dell’ambiente e garantire la continuità produttiva. Proprio nel rispetto dell’ambiente, verrà potenziata la raccolta così come da un punto di vista energetico, dal 2009, Fresenius Kabi sta attuando una politica di abbattimento dei consumi in particolare del gas metano.
Altra significativa scelta effettuata dall’azienda è quella di non usare la sterilizzazione mediante ossido di etilene, ma di puntare sugli alternativi metodi dei raggi gamma e del vapore.
