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E’ on line da oggi il Bilancio di Sostenibilità Hera relativo al 2013. 147 milioni di euro di ricchezza al territorio modenese

hera_0Dalle emissioni dagli impianti alle politiche sugli appalti, dalla ricchezza creata alle performance di servizio; il Gruppo Hera è tutto nei tanti numeri del Bilancio di Sostenibilità 2013, pubblicato oggi on-line, all’indirizzo http://bs.gruppohera.it/. Il documento comprende per la prima volta il contributo di AcegasAps, aggregata dal primo gennaio 2013.

Un’azione anti-ciclica: ricchezza distribuita sui territori d’insediamento per 2 miliardi

Il quadro che emerge è quello di una multiutility che sta attraversando una fase macroeconomica estremamente complessa, tenendo però la barra diritta sull’impegno a favore della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Così si scopre, ad esempio, che nel 2013 la ricchezza distribuita al territorio è salita a 1.996 milioni di euro, contro i 1.698 milioni dello scorso anno (+17,6%). Questo valore somma il valore aggiunto distribuito ai principali interlocutori locali di Hera (lavoratori, azionisti, pubblica amministrazione, azienda), pari a 1.057 milioni, al valore economico delle forniture da realtà del territorio, pari a 939 milioni (equivalenti a livello consolidato al 63,2% delle forniture del Gruppo). Una generazione di valore significativa, con effetto anti-ciclico in questa fase di perdurante stagnazione economica, che ha saputo però coniugarsi con il prosieguo del forte impegno a favore dell’ambiente, in cui si registra, ad esempio, una sensibile riduzione delle emissioni di gas serra o l’ulteriore incremento dell’energia prodotta da fonte rinnovabile.

 

Il valore aggiunto nel modenese: oltre 147 milioni di euro

Nei comuni serviti dell’Area territoriale di Modena, la ricaduta economica delle attività di Hera è stata pari a 147,3 milioni di euro. Di questi, oltre 62 milioni sono andati ai lavoratori sotto forma di stipendi, 16 milioni sono stati distribuiti, a titolo di utili, ai soci pubblici e privati residenti nel territorio, 12,3 sono stati versati agli Enti del territorio come imposte, tasse e canoni e quasi 57 milioni di euro sono andati alle aziende fornitrici di Hera operanti nella zona modenese.

 

6,2 milioni di euro le forniture da cooperative sociali nel modenese

Anche la ricaduta occupazionale del Gruppo Hera è di tutto rilievo. Complessivamente, fra lavoratori diretti del Gruppo (8.294) e indiretti (5.278 dipendenti dei fornitori del Gruppo) l’occupazione totale ammonta a 13.572 unità, delle quali oltre 1.600 nell’area modenese. In quest’ambito acquistano particolare rilievo due evidenze. Innanzitutto i 135 nuovi lavoratori assunti a tempo indeterminato (sono stati 94 nel 2012). Inoltre il dato relativo alle forniture da cooperative sociali, che hanno avuto un valore di oltre 35 milioni di euro (+7,1% sul 2012) e hanno consentito l’inserimento lavorativo di 581 persone svantaggiate (576 nel 2012). Nel territorio di Modena questi appalti sono stati equivalenti a oltre 6,2 milioni di euro, in crescita rispetto al 2012, con circa 170 persone svantaggiate occupate.

 

Energia da fonti rinnovabili in aumento. Emissioni di gas serra in diminuzione

Sul fronte della tutela dell’ambiente, è proseguito l’impegno nella produzione energetica “green”, che contempla anche l’energia ricavata dal recupero a fini energetici della parte biodegradabile dei rifiuti. Nel 2013 il 71,7% della produzione energetica elettrica e termica del Gruppo Hera è avvenuto da fonte rinnovabile (ad es. biogas da digestori o depuratori, fotovoltaico, ecc.) o assimilata alle rinnovabili (ad es. cogenerazione). L’attenzione all’ambiente si è manifestata anche nel contenimento della produzione di gas serra generata dagli impianti del Gruppo. Per ogni MWh di energia prodotta nel 2013, infatti, sono state emesse 549 Kg di CO2 equivalente (-6% rispetto al 2012), grazie alla riduzione delle emissioni dagli impianti e alla concomitante maggior produzione di energia da fonti rinnovabili (+10%, in particolare per digestori anaerobici, centrali a biomasse e geotermia).

 

Un ciclo rifiuti che si conferma virtuoso e che migliora ulteriormente

Nel 2013, grazie allo sviluppo della base impiantistica al servizio del recupero e dei servizi concordati con le amministrazioni comunali, i rifiuti conferiti in discarica sono scesi al 16,4% (erano al 21% nel 2012 e al 49% nel 2002). Un dato ampiamente inferiore non solo rispetto all’Italia (41%), ma anche alla media dei paesi europei (34%). Il resto del rifiuto raccolto è invece portato a recupero, che può essere “di materia”, tramite impianti di compostaggio e recupero/selezione (50,9%), o “energetico”, tramite la termovalorizzazione (32,6%).

 

Responsabilità sociale anche nella filiera delle forniture

Il 66% degli acquisti commissionati da Hera è stato effettuato ad aziende con sede commerciale nel territorio di riferimento. Nel 2013 non è stata effettuata alcuna gara pubblica al massimo ribasso e mediamente 22 punti (su 100) sono riservati a elementi di sostenibilità ambientale e sociale. Il 76% del valore degli affidamenti è aggiudicato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (+6% sul 2012). Nel 2013 è stata introdotta per la prima volta una clausola sociale per la salvaguardia dell’occupazione nella gara di appalto per i lavori a supporto del pronto intervento reti e in alcune gare, sempre per la prima volta, è stata inserita una clausola di limitazione delle percentuali di sconto volta a garantire la sostenibilità della fornitura nel tempo ed evitare eventuali ripercussioni negative anche sulle condizioni di lavoro.

 

La qualità del servizio erogato nel modenese: il voto dei clienti è 74 su 100

Nell’area di Modena si confermano in tenuta tutti gli indici relativi alla qualità dei servizi erogati, che hanno consentito all’indice di soddisfazione della clientela residenziale rispetto ai servizi forniti (calcolato con metodologia uniforme nel tempo da una società terza) di salire a 74 punti su 100.

Sul gas le prestazioni richieste dal cliente (es. allacciamento, riattivazione, esecuzione lavori, ecc.) sono state eseguite nel 99,4% dei casi entro gli standard di qualità previsti dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG). Di particolare importanza il tempo medio di arrivo per le chiamate di pronto intervento gas, attestato a 31,3 minuti. Anche per quanto riguarda il servizio idrico la quasi totalità (97,5%) delle prestazioni erogate è rientrata negli standard di qualità previsti dalle carte dei servizi. Si mantengono elevate le analisi sulla qualità dell’acqua: 890 al giorno nel territorio emiliano romagnolo.

 

I tempi di attesa agli sportelli e call center

I tempi di attesa della clientela a sportelli e call center, si confermano fra i più bassi delle multiutility italiane e a livelli decisamente contenuti. Per quanto riguarda i clienti residenziali, i tempi di attesa al call center sono stati di 49,9 secondi, mentre quelli degli sportelli clienti sul territorio modenese sono stati pari a 12,7 minuti.

 

 

 

















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