Da una partecipata ci si aspetta che faccia soprattutto gli interessi dei cittadini, ma la fusione con l’udinese AMGA fa dubitare che HERA abbia davvero compreso le sue funzioni. Infatti HERA anziché svolgere il ruolo di azienda che eroga servizi al suo territorio investe soldi ed energie nell’ampliare il suo raggio d’azione. Si impiegheranno risorse economiche che sostanziano HERA e che derivano dalle bollette pagate dai cittadini di questa Regione per includere Udine e, ovviamente, noi preferiremmo che fossero impiegate per collettare a fognatura e depurare i reflui che ancora non sono intercettati o per ridurre le perdite della rete idrica, al 24% ora in Emilia-Romagna. O ancora per promuovere le fonti rinnovabili e per recuperare materia dai rifiuti: cicli virtuosi che concretizzano la conversione ecologica dell’economia che noi vogliamo. Attivare un’operazione con la quale acquisiamo anche la gestione del servizio gas in Croazia e Bulgaria non sembra la prima esigenza dei nostri cittadini, che si accontenterebbero, magari, di strade e piazze più pulite e tariffe più eque.
Per questo Sinistra Ecologia Libertà vota in tutta la regione contro la fusione, lo abbiamo già fatto a Modena e a Ravenna e ora che a Bologna. Perché continuare ad ingigantire questa azienda significa andare nella direzione contraria a quella che vorremmo vale a dire aziende riconsegnate al territorio di cui sono espressione, per una corretta gestione dei nostri beni comuni: acqua, energia, ambiente e gestione dei rifiuti.
(SEL E-R)