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Lunedì a Casina incontro pubblico con Maurizio Pallante e Massimiliano Panarari

_Maurizio-PallanteLunedì 7 aprile, alle ore 21,00, nella Sala dei Principi della Croce Rossa di Casina in via Matteotti, si terrà l’incontro “La rivoluzione dolce dell’orto. Ambiente e società nel terzo millennio”. Si confrontano Maurizio Pallante, presidente del Movimento per la decrescita felice, e Massimiliano Panarari, politologo e saggista.

L’evento inaugura l’edizione 2014 del programma di cultura ambientale “Con Demetra” dedicato quest’anno al tema “Ripensare il mondo, alleggerire l’impronta umana”, promosso dal Comune di Casina con il sostegno di Iren Emilia e la collaborazione dell’associazione AltriPassi, della libreria specializzata Infoshop Sante Vincenzi e dell’Istituto di istruzione superiore Cattaneo-Dall’Aglio.

Maurizio Pallante, fondatore e presidente del Movimento per la decrescita felice, letterato di formazione, è esperto di economia ecologica e tecnologie ambientali ed è autore di numerosi saggi sui rapporti tra ecologia, tecnologia ed economia. Massimiliano Panarari è docente e consulente di comunicazione, politologo e saggista, editorialista de La Stampa, Europa, Il Piccolo, e collaboratore delle riviste il Mulino e Reset.

Nel 1959, a Taranto, sotto i colpi impietosi della ruspa che avanza, ulivi secolari cadono uno ad uno “come burattini di legno” per costruire l’impianto siderurgico dell’Italsider. E “l’avara civiltà dell’ulivo”, che ha segnato per secoli il volto e la storia del mezzogiorno d’Italia, cede il posto ad una “nuova forza, quella della macchina”, segnando, nell’immaginario collettivo del tempo, “la vittoria della modernità, della tecnologia e del progresso sulla miseria e sull’arretratezza della civiltà contadina”. È una delle tante immagini della storia del nostro paese che Maurizio Pallante ci consegna nel suo breve saggio “Monasteri del terzo millennio”, uscito da poco per Lindau. Al centro delle sue riflessioni la narrazione del mondo che ci è stata propinata, con la benedizione e la complicità di tutti i partiti politici, a partire dai tempi della rivoluzione industriale sino all’apoteosi dei decenni del “miracolo economico”, anni segnati dalla crescita impetuosa di un’economia consacrata esclusivamente a produrre, e consumare, merci in quantità sempre maggiori, riversate sul mercato con l’obiettivo prioritario d’ingrassare il Pil nazionale. La “distruzione creativa” dell’esistente ha proseguito indisturbata per anni. Pallante analizza la devastazione ambientale, culturale e sociale generata dallo sviluppo industriale e propone, come via d’uscita, una sua “contronarrazione del mondo” ispirata, come nei monasteri medievali, ai tre concetti chiave di orto, comunità e fede. Occorre, secondo Pallante, una “rivoluzione dolce” che rimetta al centro dell’esistenza autoproduzione, solidarietà, cooperazione e spiritualità per sperimentare un altro modo di vivere e guadagnare felicità.

Massimiliano-PanarariUn’utopia? Una “nicchia di salvezza” per gruppi marginali? O un’alternativa concreta e percorribile per propagare semi di redenzione sociale e preservare risorse, ridurre gli sprechi e l’inquinamento, alleggerire l’impronta ecologica dell’umanità?

Massimiliano Panarari si dichiara scettico: “E se la decrescita non fosse così “felice”? E se, invece, si dovesse ripartire proprio dallo sviluppo economico e dalla crescita? Le critiche al Pil, che da solo non dà la felicità, hanno avuto il merito di farci uscire dal “dogmatismo sviluppista” del passato, sintonizzato sull’idea che si dovesse crescere sempre e comunque, a qualunque costo sociale ed ambientale. Ma abbiamo, soprattutto in Italia, una grande necessità di buoni argomenti capaci di supportare una vera e propria cultura dello sviluppo. Dobbiamo sostituire la logica “da trimestrali” della finanza con quella di lungo termine del lavoro e dell’impresa, fatta di trasmissione intergenerazionale e durata nel tempo, di innovazione dei processi produttivi, di qualità dei manufatti e delle idee messe in circolo, di saperi professionali e collaborazione tra le persone che lavorano al suo interno”.

Dunque esistono vie d’uscita? Che direzione prendere per un’economia planetaria sostenibile?

 

Info: Lucia Manicardi, tel. 349 0081049 – Comune di Casina (www.comune.casina.re.it), tel. 0522 604712 biblioteca@comune.casina.re.it

 
















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