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“Il teatro entra in carcere”, progetto di Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con la Casa Circondariale “S. Anna” di Modena

TeatroCarceseLa situazione carceraria in Italia pone con forza all’attenzione dell’opinione pubblica, un tema alquanto spinoso e rispetto al quale non si può restare indifferenti: iI sovraffollamento dei detenuti e le generali condizioni di vita all’interno degli istituti non permettono, nella maggioranza dei casi, il processo di recupero al quale deve essere finalizzata la pena. Il teatro, in quanto strumento che può contribuire alla formazione del cittadino, può svolgere un ruolo importante anche come elemento del trattamento penitenziario.

Da queste semplici premesse nasce, in collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale “Sant’Anna” di Modena, il progetto “Teatro entra in carcere” che si propone di offrire ai detenuti occasioni di incontro con il teatro e i suoi protagonisti.

Alcuni importanti interpreti della scena teatrale italiana, ospiti in questa stagione al Teatro Storchi ed al Teatro delle Passioni, fra cui Sandro Lombardi, Fausto Russo Alesi e la Compagnia di Teatro dell’Elfo per lo spettacolo La discesa di Orfeo, hanno infatti accolto l’invito ad entrare in carcere per parlare di teatro e per presentare gli spettacoli che li vedranno protagonisti nelle due sale modenesi ed ai quali avranno modo di assistere alcuni detenuti.

Inoltre, la Prof.ssa Cristina Valenti, Docente di teatro all’Università di Bologna e Direttore Scientifico dell’Associazione Teatro Carcere dell’Emilia-Romagna, illustrerà ai detenuti, anche attraverso l’uso di filmati, le esperienze più significative dei laboratori teatrali tenuti in alcune carceri della nostra Regione (Castelfranco Emilia, Ferrara, Bologna), oltre che nel carcere di Volterra, dove è stata fatta, a livello nazionale, l’esperienza più significativa in questo ambito. Si tratta di esperienze che hanno visto la partecipazione attiva dei detenuti nel ruolo di attori ed hanno portato alla realizzazione di spettacoli alcuni dei quali, oltre che all’interno delle carceri sono stati rappresentati per il pubblico in alcuni Teatri.

Il progetto prevede anche, da marzo a giugno, presso la sala teatro del carcere di Sant’Anna, una rassegna teatrale composta da quattro titoli per permettere ad un maggior numero di detenuti il contatto diretto con lo spettacolo e gli artisti.

La rassegna ha avuto inizio sabato 8 marzo con Don Giovanni in carne e legno: sul palco l’esito di un’interessante ricerca scenica che fonde il linguaggio delle ‘guattarelle’, burattini tipici della tradizione napoletana, alle maschere della commedia dell’arte. Secondo appuntamento martedì 8 aprile con Overture des saponettes, spettacolo di clownerie, pantomima e musica, un ‘concerto’ fatto non di note bensì di bolle di sapone. Si prosegue martedì 6 maggio con Le avventure dei musicanti di Brema, la cui trama parte da interrogativi quasi paradossali che rovesciano la nota fiaba dei Fratelli Grimm: e se gli animali uscissero dalla loro favola, o se la continuassero fino ai nostri giorni, se si perdessero nelle nostre città che storia racconterebbero? Conclude la rassegna, martedì 3 giugno, Workin’ in the sky with diamonds: il gruppo teatrale ‘Bassa Manovalanza’ proporrà una lettura sui Beatles muovendosi fra celebri canzoni, biografia, saggistica e storia dei fab four.

AI termine del progetto verranno raccolte le impressioni dei detenuti su questa prima esperienza al fine di valutarne, assieme alla Direzione del carcere, la prosecuzione nell’autunno prossimo.

 

















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