“Era ora che si intervenisse perché questo è in primis un problema dell’intera società e non degli ‘allevatori che devono adottare le precauzioni adeguate’. Se la Regione non adotta subito le misure per arginare il fenomeno predatorio, mettiamo a rischio la permanenza degli allevatori che, nelle aree più fragili del nostro territorio regionale, svolgono un ruolo insostituibile per la salvaguardia del territorio. Il Piano è un buon inizio ma lo stanziamento di 100mila euro potrebbe non essere sufficiente. Ci auguriamo inoltre che i tempi di addestramento dei cuccioli di cani da guardia non siano troppo lunghi e che gli addestratori siano all’altezza del loro ruolo”.
Lo ha detto Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Emilia Romagna, intervenendo in merito al piano regionale per la prevenzione degli attacchi dei lupi al bestiame presentato stamani e volto a sostenere le aziende zootecniche collinari-montane esposte al rischio predatorio. Tra gli animali più attaccati, gli ovicaprini su tutto il crinale dell’appennino emiliano romagnolo in particolare nella provincia di Forlì-Cesena e di Modena.