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Risagomatura del Tresinaro per migliorare la portata idraulica: partono i lavori

tresinaroHanno preso avvio nei giorni scorsi i lavori di sistemazione del torrente Tresinaro, nel tratto più a rischio dissesto, quello compreso tra l’abitato di Arceto (Scandiano) fino allo sbocco del corso d’acqua in Secchia. Lo hanno raccontato questa mattina in una conferenza stampa i sindaci di Scandiano e Casalgrande Alessio Mammi e Andrea Rossi e i dirigenti del Servizio Tecnico di Bacino – Regione Emilia Romagna Gianfranco Larini e Ubaldo Rubbianesi, che eseguirà le opere principali. Coinvolta anche la frazione di Corticella nel comune di Reggio Emilia.

Già in passato sono stati eseguiti dagli enti responsabili della sicurezza di fiumi e torrenti e dalle amministrazioni comunali i lavori di intervento per la messa a regime dell’alveo del torrente e degli argini: si ricordano brevemente i lavori effettuati nei primi anni del 2000, che hanno interessato l’ampliamento dell’alveo da foce in Secchia verso monte, nel comune di Rubiera, fino a Casalgrande e da lì verso monte con parziali ampliamenti e rimozione di vegetazione per ripristino funzionalità alveo, per importo complessivo di circa 2miliardi e 630milioni delle vecchie lire.

L’intervento attuale ad opera del Servizio tecnico di Bacino prevede l’ampliamento dell’alveo con sovralzo degli argini del tratto da Arceto fino a San Donnino di Liguria, per ottenere un aumento della sezione utile e di conseguenza un miglioramento delle portate da smaltire.

Sono interessati i comuni di Scandiano, Casalgrande e Reggio Emilia, con interventi puntuali nelle rispettive frazioni di Arceto, San Donnino di Liguria e Corticella.

L’importo complessivo del finanziamento si attesta a 1milione 859mila euro, nei quali è ricompresa anche l’acquisizione di terreni laterali, necessari ai lavori di ampliamento, che permetteranno di allargare la sezione di deflusso nella quale si è insediata una folta vegetazione. L’importo dei lavori attualmente appaltati è invece di 681mila euro, a carico del Servizio Tecnico di Bacino, in collaborazione con i comuni interessati.

Si è cominciato coi lavori di pulizia e rimozione della vegetazione, necessari per successivi lavori di scavo, ampliamento della sezione di intervento, movimentazione del terreno utile alla formazione dei nuovi rilevati arginali: si sottolinea che il lavoro della rimozione della vegetazione di ostacolo effettuato nei mesi scorsi si è rivelato utile anche per gli eventi meteo occorsi la scorsa settimana, che hanno determinato piene e rilevanti ingrossamenti del torrente Tresinaro. I lavori dureranno complessivamente 1 anno.

Il dr Gianfranco Larini ha ricordato: “I finanziamenti saranno per un tratto di circa 2,8 km, da Arceto al ponte di San Donnino, con l’obiettivo della messa in sicurezza e la riduzione di eventuali rischi. Il lavoro effettivo consiste nella risagomatura e nella ricostruzione di sponde. Anche il tratto che attraversa il centro di Scandiano ha bisogno di manutenzione ordinaria per mantenere l’efficienza idraulica dell’alveo, e bisogna lavorare sul contenimento della vegetazione. I tratti urbani vanno tenuti puliti”.

Ha aggiunto l’ing. Ubaldo Rubbianesi: “Dobbiamo cercare di recuperare tutte le golene che siano capaci di invasare acque, per poter contenere la portata e convogliarla in Secchia. Verranno fatte protezioni di sponda e sistemi denominati “terre armate”, a basso impatto ambientale, che ben si integrano con l’ambiente circostante anche da un punto di vista paesaggistico. Questo è un tratto intermedio: esiste un altro pezzo su cui dovremo intervenire, per il quale abbiamo chiesto un finanziamento recente, a seguito delle ricognizioni, per poter completare anche l’ultimo pezzo fino al Secchia”.

Ha dichiarato il sindaco Alessio Mammi: “ Questo impegno economico rilevante dimostra un’attenzione non solo emergenziale perché si tratta di un intervento programmato da tempo, che presuppone un progetto strutturale per la gestione della portata del torrente Tresinaro. E’ importante la collaborazione tra gli enti per la manutenzione del territorio, sono necessarie sempre più risorse per i problemi che le nostre comunità vivono e ci vuole una capacità di pianificazione fuori dall’emergenza come questo progetto ha saputo fare. Poi sono necessarie le risorse ma bisogna poi poterle spendere: il patto di stabilità andrebbe allentato per quegli investimenti che riguardano la sicurezza dei cittadini, in primis gli edifici scolastici e il dissesto idrogeologico”.

Ha concluso infine il sindaco Andrea Rossi: “Il distretto ceramico è un territorio che ha al proprio interno un sistema morfologico di diversa natura, fatto di pianura e collina, e una presenza in due corsi abbastanza significativi: il Tresinaro e il Secchia, con un grande valore per quello che riguarda la parte naturalistica. Il Tresinaro lambisce poco il territorio di Casalgrande, ma lo fa in un luogo strategico come il ponte di San Donnino e spesso qui si sono creati seri problemi. Accogliamo dunque con favore questo investimento e siamo sicuri che riuscirà a migliorare la situazione”.

 

 
















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