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Ballotta (Cisl) su uscita socio francese Ratp da Seta

William_Ballotta«L’uscita dei francesi di Ratp da Seta è un brutto segnale ed è sorprendente che nessuno degli enti locali proprietari della maggioranza del capitale di Seta si stia ponendo domande sulle ragioni e, soprattutto, le conseguenze di questa scelta». Lo afferma il segretario provinciale della Cisl William Ballotta commentando la decisione di Ratp (colosso francese dei trasporti pubblici) di cedere la quota azionaria – pari al 45,70 per cento – posseduta in Herm, la holding costituita dai soci privati che detiene il 42,39 per cento del capitale di Seta. Le azioni di Ratp saranno acquistate da Tper (Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna), la società di trasporti pubblici nata il 1° febbraio 2012 dalla fusione dei rami-trasporto di Atc (azienda di trasporti su gomma di Bologna e Ferrara), e Fer (società regionale ferroviaria). Gli azionisti di Tper sono la Regione Emilia-Romagna (46,13 per cento delle quote), il Comune di Bologna (30,11), la Provincia di Bologna (18,79), l’Azienda Consorziale Trasporti Act di Reggio Emilia (3,06), la Provincia di Ferrara (1,01), il Comune di Ferrara (0,65), le Province di Mantova, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini (ciascuna con lo 0,4 per cento delle quote). Avendo recentemente comprato anche il 6,335 per cento del capitale Seta messo in vendita dalla Provincia di Piacenza, Tper ha di fatto assunto il controllo dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale a Modena, Reggio Emilia e Piacenza.

«In pratica Seta ha cambiato natura ed è ridiventata un’azienda pubblica, ma nessuno dice nulla – osserva Ballotta – È innegabile che siamo di fronte a un passo indietro rispetto al piano industriale integrato presentato il 31 maggio 2011 e da noi ampiamente condiviso». Il segretario Cisl non lo dice esplicitamente, ma il timore è che Seta rischi di ridiventare un “carrozzone” inefficiente e incapace di sviluppare il trasporto pubblico locale a costi sostenibili per la comunità. Ballotta si augura almeno che il maggior peso acquisito da Tper possa accelerare la strada dell’aggregazione verso i cosiddetti “bacini ottimali”, che per la Cisl coincidono con il territorio regionale, e dell’integrazione bus-treno. «Se la direzione è quella annunciata dall’assessore regionale Peri, ovvero un’unica azienda che gestisca tutto il trasporto pubblico in Emilia-Romagna, allora la si percorra senza indugi – esorta Ballotta – Dall’integrazione delle funzioni e dall’abbattimento drastico dei costi burocratici e amministrativi possono liberarsi risorse da investire per il miglioramento e, possibilmente, l’estensione del servizio offerto. Un percorso che deve realizzarsi attraverso la valorizzazione dei lavoratori di Seta e – conclude il segretario provinciale Cisl – il ripristino di corrette relazioni sindacali».

















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