I consiglieri provinciali del Pd Fausto Cigni ed Ennio Cottafavi hanno presentato un ordine del giorno in cui si chiede che il Consiglio provinciale prenda posizione contro il dilagante fenomeno delle cosiddette “coop spurie”. Tra le richieste avanzate c’è anche quella di istituire un tavolo provinciale che riunisca tutti i soggetti interessati in modo da assicurare un monitoraggio costante del fenomeno. Si chiede, inoltre, di coinvolgere i parlamentari modenesi e di quelli europei di riferimento.
“Serve un intervento del Parlamento italiano e di quello europeo”: è quanto chiedono i consiglieri provinciali Pd Fausto Cigni ed Ennio Cottafavi che hanno depositato un ordine del giorno sul fenomeno in espansione delle cooperative spurie. Si tratta di imprese che di “cooperativo” hanno solo il nome: non c’è mutualità, non si applicano i contratti di categoria, non si svolgono le assemblee per eleggere gli organismi dirigenti o per approvare i bilanci, se i soci provano a contattare il sindacato subiscono pressioni e in alcuni casi vere e proprie minacce. Il fenomeno è diffuso soprattutto in alcuni settori come quelli del facchinaggio, dell’autotrasporto, della lavorazione delle carni e dell’agroalimentare. Con questo ordine del giorno, i consiglieri Cigni e Cottafavi chiedono che il Consiglio provinciale si faccia promotore di alcune specifiche richieste: l’abolizione del dpr 602/70 che prevede agevolazioni contributive, l’adozione di maggiori sanzioni per contrastare la somministrazione irregolare di manodopera, il contrasto del continuo cambiamento di nome delle cooperative, il sostegno all’applicazione dei contratti di categoria, il coinvolgimento delle associazioni datoriali per l’applicazione del principio di responsabilità sociale. Fondamentale, poi, per conoscere il fenomeno e contrastarlo è la creazione di uno specifico Coordinamento provinciale: “E’ necessario attuare un monitoraggio costante del fenomeno in una sede che veda riuniti tutti i soggetti coinvolti – spiegano Fausto Cigni ed Ennio Cottafavi – Per tale ragione pensiamo che non sia più rimandabile l’apertura di un tavolo provinciale che riunisca le organizzazioni sindacali, il mondo della cooperazione, le associazioni datoriali e di categoria (che sono i soggetti committenti), gli organismi ispettivi e le istituzioni locali e la Guardia di Finanza”. Tra l’altro in questo momento Danimarca e Francia stanno lavorando per contrastare il fenomeno del dumping contrattuale, la concorrenza sleale creata grazie a condizioni contrattuali favorevoli per l’azienda, ma sfavorevoli per il lavoratore: con questo ordine del giorno si chiede i parlamentari europei appoggino l’opera di questi due Paesi. “Per questi motivi – concludono i consiglieri provinciali Pd – il Consiglio provinciale chiede ai parlamentari modenesi ed europei di riferimento un incontro per affrontare queste tematiche di assoluta rilevanza”.