“Basta lavoro di cura non sostenuto e riconosciuto dalla società e spesso dalla stessa famiglia. Il lavoro di cura prestato dalle donne va riconosciuto dal punto di vista previdenziale e fiscale. Così Lea Calabrese, responsabile Donne Pensionate Cisl (Fnp) dell’Emilia-Romagna, in occasione della ricorrenza dell’8 marzo.
“Questa situazione –osserva Calabrese- rende inconciliabili i tempi di vita e di lavoro delle donne, impedendo il raggiungimento della parità di genere, necessaria per uno sviluppo armonico dell’intera collettività”. Infatti, “il lavoro di cura non cessa mai –afferma la responsabile Donne Fnp Emilia-Romagna- per cui le donne non vanno mai in pensione, mentre per gli uomini il tempo liberato dal lavoro si trasforma quasi totalmente in tempo libero”.
Da qui l’impegno delle Donne della Fnp Emilia-Romagna a “lavorare sul territorio per l’affermazione di un nuovo welfare, basato non più sul lavoro gratuito delle donne, ma sullo sviluppo di una rete ampia e funzionale di servizi sociali, sanitari ed assistenziali”.