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Modena, i Sindacati sul bilancio Comunale: ok riduzione tasse, no Imu su affitti concordati

Scacchetti-Ballotta-Tollari2Bene la riduzione delle tasse sulla casa, così come il blocco di tariffe e addizionale Irpef; meno bene, invece, il taglio di quasi venti milioni di euro alla spesa corrente, con il rischio di peggiorare la qualità dei servizi e le condizioni dei lavoratori occupati negli appalti. È articolato il giudizio delle segreterie provinciali di Cgil-Cisl-Uil sul bilancio del Comune di Modena. I sindacati apprezzano la disponibilità della giunta a confrontarsi con i rappresentanti dei lavoratori «per evitare – affermano Tania Scacchetti (Cgil), William Ballotta (Cisl) e Luigi Tollari (Uil) – che la riduzione delle tasse, dovuta alla cancellazione dell’Imu sulla prima casa, determini in realtà uno spostamento regressivo delle imposte a danno dei cittadini più fragili economicamente e socialmente. Se non si costruirà un equo meccanismo delle detrazioni, infatti, si corre il rischio che per le famiglie più numerose e con immobili di minor valore la Tasi finisca con l’essere più cara dell’Imu».

Per questo Cgil-Cisl-Uil condividono la scelta di non applicare la Tasi sulle seconde case, evitando agli inquilini un’ulteriore tassazione. Viceversa i sindacati esprimono netta contrarietà all’ipotesi di aumentare l’Imu sui comodati gratuiti tra parenti di primo grado e soprattutto sugli affitti concordati che, rappresentando uno strumento prezioso per raffreddare i canoni, andrebbero ulteriormente incentivati, non penalizzati. Cgil-Cisl-Uil si aspettavano qualcosa in più anche sulla riorganizzazione della macchina comunale e sulle risorse per valorizzare i dipendenti comunali. Preoccupa, poi, l’esiguità degli investimenti, imposta dal Patto di stabilità: solo dieci milioni di euro, una cifra che Cgil-Cisl-Uil ritengono insufficiente per favorire la ripresa dell’economia locale. In compenso i sindacati apprezzano il maggiore impegno annunciato dal Comune di Modena nella lotta all’evasione fiscale e l’adozione di criteri omogenei sulla tassazione decisa da Modena e altre amministrazioni comunali (Carpi, distretto di Castelfranco e Maranello). «È una scelta condivisibile perché evita disparità di trattamento tra i cittadini e – concludono Tania Scacchetti (Cgil), William Ballotta (Cisl) e Luigi Tollari (Uil) – rafforza le politiche di area vasta».

 

















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