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Turismo, Leoni: “Come per la costa romagnola anche l’appennino diventi un distretto turistico. La Regione faccia partire le procedure”

“Anche l’Appennino deve diventare un distretto turistico, così come è stato fatto per la costa romagnola. Anche le imprese della nostra montagna devono poter usufruire di agevolazioni fiscali, amministrative, finanziarie e per la ricerca e lo sviluppo e diventare una “zona a burocrazia zero”.

E’ la proposta del Consigliere Andrea Leoni contenuta in una interrogazione alla Regione Emilia Romagna dopo che ieri è stato firmato l’atto di costituzione del distretto turistico della costa emiliano romagnola. – ai sensi dell’art.3 del D.L. 13 maggio 2011 – dal ministro del Turismo, Massimo Bray.

“Con il distretto si vuole riqualificare e rilanciare l’offerta turistica della costa emiliano romagnola a livello nazionale e internazionale, migliorare l’efficienza nell’organizzazione e nella produzione dei servizi. Si vogliono assicurare opportunità d’investimento e accesso al credito e semplificare e garantire celerità nei rapporti con le pubbliche amministrazioni. Tutte cose molto positive che avranno importanti ricadute su quel territorio che non si capisce perché ne debbano usufruire solo sulla costa. L’Emilia Romagna, oltre il mare, ha la grande fortuna di poter vantare anche un meraviglioso territorio montano da frequentare d’estate e d’inverno. Il turismo bianco poi, grazie a 300km di piste da sci e con comprensori come quello del Cimone, in provincia di Modena, del Corno alle Scale, in provincia di Bologna, e Cerreto Laghi, in provincia di Reggio Emilia dovrebbe trovare maggiore valorizzazione. Il turismo è decisivo per la vivibilità stessa di quei territori e deve quindi trovare da parte della Regione la stessa attenzione a quella riservata al turismo della costa. Per questo è strategicamente utile far costituire un ‘distretto turistico dell’appenino’ anche per i territori appenninici almeno dei tre comprensori sciistici (Cimone, Corno alle Scale e Cerreto Laghi) che potrebbero trovare quindi occasione di rilancio e poter usufruire di agevolazioni fiscali, amministrative, finanziarie e per la ricerca e sviluppo e una “zona a burocrazia zero”, con conseguente applicazione delle speciali procedure di semplificazione amministrativa, così come previsti per il distretto turistico della costa emiliano romagnola. Mi aspetto quindi che se la Regione condivide la necessità di promuovere maggiormente il turismo nella nostra montagna faccia avviare quanto prima le procedure per la costituzione di un ‘distretto turistico dell’appennino’.

 

















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