domenica, 15 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomePoliticaSassuolo, Consiglio comunale di martedì 21 Gennaio: i punti relativi alle interrogazioni...





Sassuolo, Consiglio comunale di martedì 21 Gennaio: i punti relativi alle interrogazioni presentate

consiglio_comunale_sassuolo4000Il Consiglio comunale riunito ieri sera, ha approvato alcuni Ordini del Giorno posti in discussione durante la seduta, nonché ha affrontato le 3 Interrogazioni discusse, prima dei punti previsti nell’Ordine del Giorno stesso.

Il dettaglio

La prima interrogazione, presentata da Sonia Pistoni del gruppo PD, verteva sul il gruppo consiliare PD dalla Consigliera Sonia Pistoni ha presentato un’interrogazione in merito al tema Centro Pasti

Premesso che:– come recitava l’interrogazione – dopo diverso tempo sono ripartiti i lavori del nuovo Centro Pasti nel quartiere interessato alla realizzazione della nuova struttura.

Se, vista la sentenza sul bando di assegnazione. Il progetto ed il futuro servizio del Centro PASTI siano stati modificati rispetto alle previsioni iniziali e se sì in quale modo..

Se vi siano state variazioni di costi per l’Amministrazione causate dai ritardi, se questi influiranno sui costi del servizio per i cittadini o se ci sono state variazioni nella durata del contratto.

Si chiede pertanto di sapere :

– Se il Comune prevede delle opere di mitigazione dell’impatto per questo impianto, sul quartiere

– Quali siano i tempi di realizzazione

– Cosa intenda fare l’Amministrazione sull’area vicina al Centro pasti in cui era presente la mensa San Carlo che, attualmente risulta chiusa.

Ha così risposto all’interrogante, in modo articolato l’Assessore alla Pubblica Istruzione e alla Cultura Claudio Corrado, specificando quanto segue:

– Con Deliberazione di Giunta n.2/2013 è stato approvato il subentro della Ditta CIR-food in esecuzione della sentenza n. 5591/2012 del Consiglio di stato che ha stabilito tra l’altro “… il subentro nel contatto, come in tutte le ipotesi di successione a titolo particolare nel rapporto negoziale, deve operare in relazione alle condizioni del contratto originario dichiarato inefficace, poiché è quel rapporto negoziale che la norma comunitaria e nazionale intende preservare…. Subentrando nel contratto, l’appellante potrà ricorrere allo ius variandi previsto dallo stesso istituto della finanza di progetto, nei soli limiti in cui esso è consentito, contrattualmente e normativamente,” ,

Pertanto il servizio di refezione scolastica e l’esecuzione del progetto relativo alla struttura continueranno ad essere effettuati dalla Ditta Cir -food subentrata alla Ditta Markas, con le stesse modalità e caratteristiche previste nel progetto iniziale, presentato dalla Ditta Markas in sede di gara, ad eccezione delle seguenti modifiche riguardanti la struttura :

1) alcuni aspetti di dettaglio (quali tipologia di ancoraggio delle pensiline esterne, posa di ulteriore isolante a pavimento, posa di diversa guaina bituminosa in copertura, tipologia di fondazione della scala esterna) nati da esigenze realizzative e proposte migliorative dell’impresa esecutrice.

2) variazione della destinazione d’uso del locale denominato “ufficio del Direttore”, per far fronte alla necessità di collocazione di uno sgrigliatore richiesto da HERA.

– Le limitate variazioni alla Convenzione tra Cir- food, Comune di Sassuolo e SGP srl, resesi necessarie per ottemperare alle pronuce dei Giudici, nonchè per adeguare il nuovo contratto con la situazione di fatto nel frattempo intervenuta (Markas ha demolito ed iniziato i lavori, ancorchè ad uno stadio preliminare) e con le peculiarità del nuovo gestore (CIR), non hanno inciso sulla durata del contratto (sempre 10 anni ma decorrenti dalla stipula con CIR datata 03.01.2013) nè su maggiori costi sostenuti dall’Amministrazione.

– Al momento non sono previste ulteriori opere di mitigazione per questo impianto al di fuori di quelle già individuate nel progetto ed approvate dal competente ufficio ARPA .

– l’ultimazione dei lavori relativi al Centro pasti è prevista la fine di marzo 2014 e l’avvio della produzione presso la nuova struttura entro la fine del corrente anno scolastico.

– Con propria Deliberazione n. 144 del 07.06.2011 la Giunta Comunale ha valutato l’idoneità dell’area occupata dall’edificio che ospitava la mensa Cir “La Rocca”, per la realizzazione di una nuova struttura scolastica in grado di ospitare 2 corsi, con relativi laboratori, mensa, biblioteca e palestra.

La consigliera Pistoni si è dichiarata parzialmente soddisfatta della risposta ricevuta, per quanto riguarda le risposte, e assicurazioni sui lavori fornite dall’Assessore Corrado, ma ha pure ribadito come, a suo giudizio, l’opera non risultasse così urgente nell’ambito degli interventi complessivi sulla città e ribadendo infine l’impatto pesante sul quartiere che necessita senz’altro di interventi specifici, ad esempio sulla viabilità della zona interessata e dell’arteria stradale in prossimità della struttura in zona piazza san Paolo, dove attualmente lo scorrimento delle auto è troppo veloce per una strada urbana.

 

Interrogazione su: costi di consulenza

In questa t interrogazione, a cura del gruppo consiliare “Siamo Sassuolo”, la consigliera e capogruppo consiliare dello stesso, Franca Cerverizzo, riportando frasi di una conversazione apparsa su noto e frequentato Social network dove un ex Assessore della Giunta cittadina e l’attuale Assessore e Vicesindaco interloquivano su temi inerenti spese e consulenze esterne..

Ha chiesto all’Amministrazione comunale di fornire chiarimenti e delucidazioni richieste in merito

Ad una questione – quella relativa ai costi di consulenza più in generale e oltre all’episodio specifico riportato che prevedeva altissimi costi orari -, di cui deve essere posto a a conoscenza il Consiglio Comunale e di quale atto amministrativo si trattasse.

Ha così risposto all’interrogante, il Vicesindaco e Assessore alla Sicurezza, Gian Francesco Menani che ha ricordato, innanzi tutto come l’atto in questione fosse una Determina, la n. 181 , relativa all’esercizio e al Peg 2010 e regolarmente pubblicata e rintracciabile, come prevede la normativa, sul Sito Internet del Comune.

Per quanto riguardava il caso specifico – ha ricordato il ViceSindaco – lo scambio intercorso con l’allora Assessore alla Cultura era relativo ad una iniziativa promossa nel 2010 e che, come da discussione allora avvenuta in Giunta, questa risultasse troppo onerosa, a fronte di altre priorità e della crisi economica generale già allora presente..

In chiusura di risposta l’Assessore Menani ha sottolineato come, per quanto concerne le attività che lo riguardano, è sempre disponibile a fornire ogni chiarimento in merito ad ogni tema, ricevendo tutti e fornendo sempre ogni tipo di delucidazione richiesta.

La consigliera Franca Cerverizzo si è dichiarata soddisfatta della celerità per la risposta ricevuta, (ringraziando anche i colleghi che le hanno consentito di presentare la stessa in tempi rapidi) ma ha stigmatizzato l’operato dell’Amministrazione che risulta lo specchio del modo di operare in questi anni e che ha palesato l’incapacità di dare risposte ai cittadini, riservandosi di valutare nel merito – dopo la lettura della Det.na – di intervenire nuovamente in merito all’oggetto preso in esame.

 

Trasferimento dell’Area sgambatura cani, dal Parco Vistarino al Giardino di Villa Segre’

In questa interrogazione la consigliera Pistoni , premettendo che il Comune di Sassuolo ha trasferito, con delibera n.199 del 12.11.2013 l’area di sgamba mento cani prevista fin dall’anno 2009 all’interno del Parco Vistarino, nel Parco Leoncavallo, denominato Giardino Villa Segrè, area destinata al verde pubblico, come espressamente stabilito dalla delibera comunale n. 20 del 10.03.1998;

Nella premessa all’interrogazione, Constatato che: Secondo l’art.9 del “Regolamento d’uso delle aree verdi” approvato con D.C.C. n.20 del 10.03.1998 e mai rivisto dall’attuale Amministrazione Comunale, quindi da considerarsi vincolante, l’Amministrazione ha la facoltà di individuare aree espressamente destinate a sgambatura cani “all’interno di zone verdi ampie ove gli spazi riservati agli animali saranno limitati a percorsi preferenziali”, ciò significa che le zone sgambatura non possono coincidere con il perimetro dell’intera area verde scelta

Che il giardino suddetto confina con edifici residenziali, o con i giardini privati di alcune di esse, con il conseguente rischio che i rumori e gli odori provenienti da quest’area, non adeguatamente distanziata dalle abitazioni, possano arrecare disturbo; rischio aggravato dal fatto che l’accesso alle zone di sgambamento non prevede alcun limite orario.

– a differenza di quanto affermato dalla Giunta municipale, l’area verde è ampiamente frequentata da bambini;

– Nelle zone di sgambamento non viene fatto alcun controllo sulla raccolta delle deiezioni da parte dei proprietari, quindi tale area, a ridosso delle case, finirebbe per causare, soprattutto nei mesi estivi, gravi disagi:

– Per la sua natura di verde pubblico, per la sua collocazione e la sua estensione tale giardino non può essere destinato a un utilizzo così particolare, ma deve essere fruibile da tutti i cittadini, non solo dai possessori di cani:

Si chiede pertanto di sapere:

– Per quale motivo l’Amministrazione abbia deciso di cambiare destinazione d’uso di quest’area:

– Se si ha intenzione di accogliere le richieste dei numerosi residenti a revocare la Delibera n.199 del 12.11.2013 e a individuare un’altra area di sgambatura, nell’interesse di tutti i cittadini:

Ha così risposto a tutti i punti dell’interrogazione l’Assessore all’Ambiente Francesca Buffagni:

L’art.9 del “Regolamento d’uso delle aree verdi” approvato nel 1998 (si precisa attualmente in fase di completa revisione a livello distrettuale) al comma 3 dispone che “l’Amministrazione si riserva di individuare oasi feline o aree destinate all’uso da parte di animali domestici (sgambatura cani) all’interno di zone verdi ampie ove gli spazi riservati agli animali stessi saranno limitati a percorsi preferenziali”.

Se dovessimo interpretare questo articolo del Regolamento utilizzando il medesimo criterio impiegato dal Consigliere, potrebbero essere realizzate aree sgambatura cani sul territorio solo all’interno del perimetro di parchi o aree di elevata estensione, escludendo automaticamente aree verdi periferiche, residuali o marginali ai parchi pubblici.

Interi quartieri caratterizzati da giardini di ridotte dimensioni verrebbero quindi automaticamente esclusi da questa possibilità.

A titolo puramente esemplificativo si riportano qui di seguito in elenco alcuni casi:

1. quartiere Rometta: all’interno del quale sono presenti il parco della Felicità con un’estensione di mq.1.514, il parco Somada con un’estensione pari a mq. 5.900 ma avente caratteristiche inadeguate per poter ospitare un’area sgambatura in quanto completamente intercluso tra le palazzine dell’omonimo complesso residenziale, il parco O. Tassi con un’estensione pari a mq. 4.000 occupata da piste di pattinaggio, vecchie montagnole piantumate negli anni ‘70 e un’area giochi;

2. quartiere Ancora: all’interno del quale sono presenti il parco Norma Barbolini con un’estensione di mq. 1.100, il parco di via Staffette Partigiane con un’estensione di mq. 3.900 e il Circolo 1° Maggio con un’estensione pari a mq. 4.000 di fatto già saturi in quanto occupati da attrezzature gioco, campi da beach volley, parcheggi, strutture varie ecc. ecc.;

3. quartiere Quattroponti: all’interno del quale sono presenti il parco Peep San Carlo con un’estensione di mq. 5.000 completamente intercluso tra le palazzine dell’omonimo complesso residenziale, il parco di viale Fermi con un’estensione di mq. 345 e il parco di via Frati S/A con un’estensione di mq. 1.900 confinante con una scuola materna.

Il Regolamento individua nell’”Allegato A” la classificazione delle aree destinate a verde pubblico: parchi e giardini presenti sul territorio comunale nel 1998 -anno di redazione del documento-, senza però dare specifiche tecniche sulle caratteristiche minime che un’area verde deve avere per essere definita tale. L’area verde denominata giardino Villa Segrè viste le condizioni di evidente abbandono in cui versava è stata sottoposta ad un intervento manutentivo nel corso del 2005.

Erano presenti al suo interno attrezzature gioco vetuste e non più in grado di garantire le necessarie condizioni di sicurezza durante la fruizione oltre ad essere utilizzate come dormitorio da persone “senza tetto”. Le operazioni realizzate si sono infatti limitate all’eliminazione del castello (impiegato come ricovero) compensato con una piccola torretta attrezzata, alla sostituzione dei pali di sostegno della vecchia altalena esistente – poi ricollocata nel giardino -, alla tinteggiatura dei n.2 giochi a molla e alla rimozione della pavimentazione in asfalto presente sul vecchio percorso pedonale all’interno dell’area. Operazioni necessarie per riportare in condizioni di sicurezza un’area inutilizzata e non fruibile.

Nonostante l’ultimo intervento manutentivo risalga a otto anni fa, le attrezzature rimosse e depositate presso il magazzino comunale hanno evidenziato un ottimo stato di conservazione. Non sono emersi nessun tipo di segni d’usura o danneggiamento tipico dovuti un’elevata fruizione dell’area. A testimonianza di ciò, infatti, le pavimentazioni antitrauma sono integre e ancora presenti nel giardino.

E’ sufficiente verificare le condizioni degli arredi presenti all’interno del parco dei Frassini di viale Baggi e via d’Azeglio (ubicato a poche centinaia di metri rispetto al giardino di cui all’oggetto), le cui attrezzature sono state manutentate tra il 2005 e il 2006 per rendersi conto del differente stato di usura.

Il giardino di Villa Segrè (sia prima che dopo l’intervento di risanamento) è sempre stato gestito dall’Amministrazione comunale che ha provveduto negli anni ad effettuare le necessarie operazioni manutentive sul verde compatibilmente con le risorse economiche poste a bilancio (sfalcio erba, raccolta foglie, potatura della siepe perimetrale, abbattimento delle alberature secche, piantumazione di nuove alberature e irrigazione). Non risultano agli atti accordi o convenzioni d’alcun tipo con i residenti del quartiere circa una partecipazione nella gestione dell’area verde.

Il giardino di Villa Segrè confina per due lati (ovest e sud) con le recinzioni perimetrali dei giardini privati (alcuni dei quali dotati di accesso pedonale non autorizzato con sbocco all’interno dell’area verde pubblica).

Tutte le aree sgambatura realizzate sul territorio comunale sorgono all’interno di parchi pubblici ubicati in prossimità di abitazioni private e in alcuni casi sono poste sul confine degli stessi.

Di seguito qualche esempio:

1. “area sgambatura parco Arcobaleno” – realizzata in occasione della redazione del progetto definitivo/esecutivo “Lavori di manutenzione straordinaria parco Arcobaleno viale Guicciardini” approvato con D.G.C. n.97 del 15.04.2009: creata nella porzione Nord del parco e delimitata su due lati da recinzioni private;

2. “area sgambatura cani parco Amico” – realizzata in occasione della redazione del progetto definitivo/esecutivo “Lavori di completamento parco di Braida” approvato con D.G.C. n. 176 del 23.09.2003 creata nella porzione N/E del parco di fronte ad un’area cortiliva privata e a fianco del parcheggio posto a servizio delle attività commerciali del complesso “I Quadrati”.

Quest’area ci risulta addirittura frequentata da n.114 cani e da famiglie che spesso richiedono l’autorizzazione al comitato per poter svolgere pic-nic all’interno della stessa durante il fine settimana.

3. area sgambatura cani parco “Peep San Michele” – realizzata nella porzione N/E del parco confinante con la recinzione perimetrale dei fabbricati posti su P.zza Rossellini e a una decina di metri dalle abitazioni private ubicate lungo viale Bondi.

L’area sgambatura cani (come evidenziato nella relazione che accompagna la Delibera n.199 del 12.11.2013) sarà soggetta a orari di apertura/chiusura ed a norme d’utilizzo (di seguito sommariamente elencate), che qualora non rispettate ne determineranno l’inagibilità:

– i cani dovranno essere regolarmente iscritti all’anagrafe canina;

1. i cani potranno essere lasciati liberi, naturalmente sempre sotto la responsabilità dei conduttori, che dovranno anche provvedere alla immediata raccolta delle deiezioni del proprio animale;

– i cani di indole aggressiva dovranno comunque portare idonea museruola;

1. i cancelli pedonali di accesso all’area dovranno sempre essere chiusi una volta entrati o usciti dall’area.

Gli orari d’accesso all’area sgambatura saranno indicati nella bacheca apposta in corrispondenza dell’accesso all’area.

Ad oggi non risulta siano state presentate agli uffici preposti (URP – Ufficio Verde – Polizia Municipale) segnalazioni o lamentele che evidenzino precarie condizioni igienico sanitarie all’interno delle aree sgambatura cani presenti sul territorio comunale.

L’Amministrazione Comunale tramite le proprie strutture è incaricata di controllare periodicamente il corretto uso delle stesse e qualora si rilevino condizioni inadeguate (mancanza d’igiene, sicurezza o uso improprio) ha la facoltà chiuderle.

Le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione e scegliere lo spostamento dell’area sgambatura cani dal parco Vistarino all’area verde denominata “giardino Villa Segrè” sono:

1. le esigue dimensioni dell’attuale area sgambatura cani realizzata nel parco Vistarino (con estensione pari a mq. 600) in ragione dell’elevata fruizione registrata dal 2010 -anno di realizzazione della stessa – ad oggi;

2. l’inadatta dislocazione in quanto priva di ombreggiatura e di percorsi pedonali interni, irrealizzabili visto il contesto storico-culturale dell’area, ma necessari per poter godere appieno della stessa;

3. la fruizione pressocchè nulla del giardino sorgendo a poche decine di metri dal parco Vistarino, caratterizzato da un’elevata estensione e una molteplicità di spazi e servizi, notevolmente incrementati dopo l’importante intervento di manutenzione e restauro architettonico della villa conclusosi nel 2013 che ha permesso l’apertura al pubblico della struttura e il trasferimento al suo interno della biblioteca per ragazzi.

Lo spostamento dell’area sgambatura cani all’interno del parco di via Leoncavallo (con estensione pari a mq. 1.500) consentirà ai possessori degli animali di accompagnare i cani al parco lasciandoli liberi, potendo fruire di un’area contraddistinta dalla presenza di alberature ad alto fusto in grado di ricreare zone ombreggiate, dotata di una viabilità interna che rimarrà invariata, definita da un unico percorso pedonale inghiaiato in grado di collegare fra loro i due accessi esistenti (pedonale e carraio) rendendo così accessibile l’area da due differenti punti del quartiere.

L’Amministrazione Comunale, come da disposizioni dei residenti, ha provveduto a mandare una richiesta di parere ufficiale ed urgente alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici (prot. 1382 all’attenzione della D.ssa Grifoni e dell’Arch. Polidori) circa l’insediamento di un’altra eventuale area sgambamento cani più grande all’interno del Parco di Villa Vistarino. Rimaniamo in attesa di una risposta formale per valutare le opzioni possibili, fermo restando la necessità di una zona sgambamento cani più grande e maggiormente idonea alla fruizione rispetto a quella attuale (il bacino d’utenza comprende anche tutto il Centro Storico della Città).

La consigliera Maria Savigni si è dichiarata soddisfatta della risposta ricevuta dall’Assessore Buffagni, che, seppur con alcune perplessità anche in merito allo spostamento dei giochi in questione, lascia ora intravvedere un percorso,anche se ha espresso la necessità di una ulteriore verifica dei prossimi passaggi e sottolineando l’anomalia verificatasi i una situazione in cui è verificata un’azione univoca di un gruppo di cittadini., senza un quadro di regole generali valido per tutti.

 

Un’ultima interrogazione urgente e accolta nello stesso Ordine del Giorno del Consiglio – presentata dal consigliere PD Giuseppe Megale -verteva sull’articolo di stampa riguardante la vicenda processuale relativa ad un’operazione di Polizia giudiziaria anti-spaccio a cui prese parte il Comandante della Polizia municipale sassolese Stefano Faso. La risposta del Sindaco Caselli in merito, è già stata inviata in specifica nota precedente.

 

(resoconto a cura dell’Ufficio Stampa del Comune)

















Ultime notizie