Negli anni 60 il celebre film “Il Sorpasso” mostrava con il gesto delle corna il lato goliardico e un po’ volgare degli italiani alla guida. Ma come si comportano nella realtà oggi i guidatori di Bologna? Sono educati o ancora un po’ sopra le righe? Il Centro Studi e Documentazione Direct Line – la più grande compagnia di assicurazione on line – ha infatti chiesto agli automobilisti bolognesi come reagirebbero in caso di insulto e a chi si rivolgono quando sono arrabbiati.
La tendenza più comune che emerge dalla ricerca è quella di prendersela direttamente con il conducente “colpevole”: il 66% del campione afferma infatti di essere direttamente apostrofato con termini poco civili da parte dei vicini di vettura; gettonati anche gli insulti a prefetti e istruttori di scuola guida rei di aver concesso la patente (“ma chi ti ha dato la patente!” 16%). Non se la passano bene nemmeno mamme e sorelle, prese di mira dal 18% dei guidatori arrabbiati.
Ma, ad insulto ricevuto, come reagiscono i bolognesi al volante? Fortunatamente più della metà degli intervistati si dimostra maturo e paziente: il 51% afferma infatti di rimanere indifferente e non rispondere alle provocazioni. Purtroppo non tutti i bolognesi sono civili e pazienti, infatti il 49% risponde per le rime o reagisce malamente agli insulti. Tra quelli che reagiscono spicca un 32% di quelli che rispondono insultando e urlando dal finestrino; più raffinato l’applauso ironico di un altro 26% ma c’è addirittura un 18% che non conosce proprio l’eleganza e risponde alzando senza problemi il dito medio. Ecco di seguito la classifica delle reazioni più comuni degli automobilisti offesi:
Pronti a rispondere per le rime insomma, ma cos’è che fa scattare gli automobilisti dall’insulto facile? A far arrabbiare è soprattutto l’eccessiva velocità, causa di critiche per il 18% degli intervistati, compensata dall’eccessiva calma recriminata al 15%. Ulteriori pecche che indispettiscono gli altri guidatori sono il nervosismo al volante (9%), il mancato rispetto delle distanze di sicurezza (15%) e la distrazione (2%). Inoltre, sempre secondo i dati del sondaggio Direct Line, il 15% degli intervistati ammette di essere vittima di insulti per le frenate improvvise, mentre un altro 18% per lo stacco della frizione scorretto. Maltrattati anche coloro che non utilizzano gli indicatori di direzione (2%) e chi non rispetta le precedenze (2%). Al riparo dalle offese il 33% che afferma di non ricevere nessuna delle critiche precedenti.
“Gli insulti tra automobilisti sono, purtroppo, un classico delle strade trafficate delle nostre città – commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing – Direct Line, che da sempre promuove la cultura di una guida sicura e civile, ha voluto simpaticamente richiamare l’attenzione su questo tema per far riflettere gli italiani sulle brutte abitudini alla guida che ancora resistono. È interessante notare però come più della metà degli intervistati si dimostri maturo al punto giusto da non rispondere alle provocazioni, evitando di alimentare le incomprensioni a favore di una fruizione rilassata, sicura e responsabile della strada”.