Archiviato il Natale è il momento di fare bilanci per il settore del comparto artigianato alimentare, una delle eccellenze del Made in Italy ed in particolare dell’Emilia Romagna, una delle regioni che vanta il maggior numero di prodotti Dop e Igp a livello nazionale.
“Le vendite di dolci natalizi della tradizione italiana hanno avuto ottime performance all’estero – spiega il Presidente di Confartigianato Emilia Romagna Marco Granelli – con un aumento delle vendite del 13.8% rispetto al 2012. Secondo i dati del nostro centro studi i Paesi più ‘golosi’ sono Francia, a Germania e Regno Unito”.
I francesi hanno comprato 69,6 milioni di euro di dolci natalizi italiani (con un aumento del 38,2% rispetto al 2012); in Germania abbiamo esportato 41,7 milioni di pasticceria, mentre nel Regno Unito il nostro export di dolci di Natale è pari a 26,4 milioni (+ 30,3% tra il 2012 e il 2013); in forte crescita anche le vendite negli Stati Uniti (+21,9%).
Se il food made in Italy va forte sulle tavole di tutto il mondo il merito è anche delle 90.577 aziende artigiane del settore alimentare che, rispetto al 2012, sono aumentate dello 0,6%, pari a 574 imprese in più. In particolare, quello degli artigiani della pasticceria è un ‘esercito’ di 43.517 produttori specializzati in nicchie d’eccellenza, come ad esempio la cioccolateria in cui operano 375 laboratori artigiani che si dedicano esclusivamente alla lavorazione del cacao.
In testa alla classifica regionale per il maggior numero di artigiani dell’alimentazione vi è la Lombardia (11.147 aziende), seguita dalla Sicilia con 9.997 imprese e dall’Emilia Romagna con 8.176 imprese artigiane del settore alimentare. La buona tenuta del settore alimentare fa bene anche all’occupazione: nell’ultimo anno è aumentata di 10.700 addetti, pari al +2,5%.
Secondo il rapporto di Confartigianato a far crescere la passione degli stranieri e dei nostri connazionali per i prodotti della buona tavola made in Italy è anche il numero di specialità alimentari italiane riconosciute e tutelate dall’Unione Europea con i marchi Dop, Igp e Stg. L’Italia è leader nell’Ue per quantità di prodotti difesi da questi marchi di qualità: ben 248, realizzati da 7.015 imprese di trasformazione; ci seguono in classifica la Francia (192), la Spagna (161), il Portogallo (118).
Questa la distribuzione territoriale delle 8.176 imprese artigiane alimentari in Emilia Romagna: Bologna 1,489 imprese a fine 2013 con un incremento di +1,2% sul 2012, Modena 1202 a -0,5%, Parma 995 a -0,7%. Reggio Emilia 973 a +0,7%, Ravenna 850 a +0,2%, Forlì-Cesena 823 a -0,4%, Rimini 806 a +1%, Ferrara 639 a + 1,8%, Piacenza 399 a -1,5%.
“Le nostre 8176 imprese dell’artigianato alimentare – conclude Granelli – si cimenteranno ora con il carnevale, in questo caso non sarà però l’export il core business bensì il mercato interno”.