venerdì, 13 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeEconomiaImpresa sociale, la due giorni a Strasburgo organizzata dalla Commissione europea. I...





Impresa sociale, la due giorni a Strasburgo organizzata dalla Commissione europea. I numeri dell’Emilia-Romagna

Teresa-MarzocchiNon un settore marginale, “ma un’importante realtà che crea valore, sociale e anche economico”. Queste, in sintesi, le parole dell’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi, presente al “Social Entrepreneurs: Have Your Say!”, la due giorni di Strasburgo (16 e 17 gennaio, con la partecipazione dei Commissari Antonio Tajani, Michel Barnier e Laszo Andor) realizzata dalla Commissione europea sul tema dell’economia sociale, con particolare riferimento al ruolo dell’impresa sociale e alle sfide da affrontare per sfruttarne tutte le potenzialità. Obiettivo, far incontrare operatori dei vari Paesi europei e scrivere l’agenda europea dell’economia sociale per i prossimi anni. Oggi la delegazione italiana, di cui l’assessore Marzocchi fa parte, ha incontrato all’interno dell’iniziativa il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Enrico Giovannini e l’europarlamentare Patrizia Toia.

“Negli ultimi anni le forme giuridiche che sono cresciute di più in Emilia-Romagna riguardano proprio le cooperative sociali e le altre imprese no profit – sottolinea l’assessore – . Nell’ultimo decennio c’è stato un aumento di circa il 65% delle cooperative sociali e del 120% del numero degli addetti. Quando parliamo di economia sociale – ha aggiunto Marzocchi – intendiamo una serie di attori che, al centro della loro visione, non hanno il solo profitto ma sono mossi da valori come la democrazia, la reciprocità. I dati dell’ultimo censimento indicano oltre 25mila unità attive in regione, tra associazioni, cooperative, organizzazioni di volontariato, fondazioni. Con ambiti d’intervento molteplici: dall’assistenza sociale alla cultura, dallo sport all’ambiente”. Un altro numero può essere utile per capire cosa significa economia sociale in Emilia-Romagna: quasi 65mila addetti, che diventano 90mila se si aggiungono i lavoratori esterni e quelli temporanei. “Non solo: economia sociale in Emilia-Romagna significa anche 429mila volontari, vale a dire – conclude l’assessore – che un abitante ogni otto della regione opera a vario titolo all’interno del no profit. Un numero, questo, che ci colloca tra le primissime regioni italiane per incidenza dell’economia sociale”.

 

















Ultime notizie