Terzo appuntamento domenica 19 gennaio per la Stagione 2013/2014 del Teatro 29 di Mirandola: con i suoi undici titoli, la stagione sarà ospitata nella nuova tensostruttura installata dal Comune di Mirandola in via Dorando Pietri, inserendosi nell’ambito delle attività del progetto “Scena solidale”.
Iniziato nel luglio 2012, il progetto, promosso da Regione Emilia-Romagna e da Emilia Romagna Teatro Fondazione, ha come obiettivo quello di affiancare lo sforzo che le amministrazioni comunali e le attività produttive hanno avviato a seguito del sisma dello scorso maggio, per contribuire a mantenere il radicamento dei cittadini in territori ancora fortemente segnati dai problemi della ricostruzione e dalla mancanza di luoghi nei quali la collettività possa ritrovarsi.
Appuntamento quindi domenica 19 gennaio alle ore 21.00 con Hedda Gabler una delle più problematiche, febbrili e seduttive figure femminili ibseniane interpretate da Manuela Mandracchia. La drammaturgia di Ibsen, vertice assoluto della letteratura teatrale ottocentesca, abita i confini del teatro borghese con inquietudine, attraverso storie di tragedia quotidiana, aspre d’anticonformismo.
“Trovo da questo punto di vista molto significativo un intervento di Roberto Alonge, che sottolinea come Ibsen appaia come una sorta di gemello di Freud. Capace di scavare nel pozzo nero dell’inconscio e di raccontare attraverso il suo teatro inquietudini di assoluta attualità” commenta il regista Antonio Calenda che prosegue “se da scienziato Freud esterna le proprie scoperte, Ibsen lo fa da artista… Depista, accenna, occulta, ma dalle pieghe del linguaggio, dalle ombre interiori è facile intuire quanti fantasmi incestuosi padre-figlia popolino la scena, quanti drammi psicologici, quanto l’oscurità abbia da rivelare”.
Scritto nel 1890 Hedda Gabler pone al proprio centro una figura che si discosta dall’ideale femminile coevo ad Ibsen. Dopo la morte del padre, il generale Gabler, con cui aveva condotto vita altolocata, la giovane Hedda sposa per interesse un mediocre intellettuale piccolo borghese, Jørgn Tesman, che ambisce a una cattedra universitaria. Rientrata dalla luna di miele, Hedda appare del tutto insoddisfatta della sua nuova vita, annoiata, confusa dalla sua stessa femminilità enigmatica e ancor più dal fatto di essersi scoperta incinta, stato che invece il marito non sa intuire. La confusione aumenta quando riappare Løvborg, un antico amore di Hedda, scrittore tutto “genio e sregolatezza”. Hedda si isola in un vortice di egoismo, in un cieco slancio di volontà di potenza e di controllo del destino altrui che la distruggerà.
TEATRO 29 Via Dorando Pietri – Mirandola tel. 320/9380791 – mirandola@emiliaromagnateatro.com Biglietti € 15 / 12 Abbonamento Carnet 5 (5 spettacoli a scelta) € 55 (unico) € 50 (Soci Coop)
Biglietteria Il giorno precedente lo spettacolo presso l’Ufficio del Consorzio Attività del Centro (di fianco al Teatro Nuovo). Nelle giornate di spettacolo presso il Teatro 29 dalle 17 alle 19 e dalle 20 alle 21.