“L’identikit del molestatore seriale finisca sui bus e in tutti i luoghi pubblici. Scateniamo la caccia all’uomo”. Il consigliere comunale di Bologna Manes Bernardini propone di “dare massima diffusione” della ricostruzione dei tratti somatici dell’aggressore che in queste ore sta seminando il panico a Bologna, dopo alcune aggressioni tra porta San Felice e porta Sant’Isaia.
“Lanciamo il nostro appello a questura e prefettura: l’identikit sia pubblico e sia diffuso capillarmente per tutta Bologna – dice Bernardini -. Attorno al responsabile dobbiamo ‘stringere il cerchio’, per scongiurare nuove aggressioni. E il modo migliore per farlo è moltiplicare gli occhi vigili sulla città”.
“La sicurezza partecipata è anche questo – spiega il consigliere -. Vogliamo vedere in faccia il responsabile, per poterlo riconoscere e per segnalarlo alle forze dell’ordine. Chi ha messo a segno quegli orrendi gesti deve sentire il fiato sul collo di un’intera città”.