I dati sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali in provincia di Modena confermano, anche per il 2013, il protrarsi di una crisi ormai avvitata su se stessa. Sono state infatti 17.447.191 le ore di Cassa Integrazione Ordinaria, Straordinaria e in Deroga autorizzate dall’INPS nella nostra provincia.
Nel 2012 erano state poco più di 19.500.000, tuttavia questa presunta riduzione non deve trarre in inganno e far pensare ad un arretramento nell’utilizzo di questi strumenti: il dato complessivo è infatti condizionato dalla mancata autorizzazione di 3500 accordi (pari a circa 4 milioni di ore) su scala regionale che attendono l’ultima delibera attuativa da parte della Regione e quindi non ancora registrati da parte dell’INPS nel periodo novembre-dicembre 2013. Nei prossimi mesi esploderà quindi il dato della Cassa in Deroga.
Nello specifico sono state autorizzate 3.209.295 ore di Cassa Integrazione Ordinaria, 6.025.267 ore di Cassa Integrazione Straordinaria (in aumento rispetto al 2012 quando erano state 6.025.267) e 8.212.629 di Cassa Integrazione in Deroga.
Da segnalare inoltre che sul panorama regionale Modena è la provincia che, subito dopo Bologna, fa maggiormente ricorso all’utilizzo di ammortizzatori sociali.
Come già denunciato altre volte è evidente come i dati confermino una situazione di crisi profonda dell’economia e del lavoro e nessun vero segnale di inversione di tendenza rispetto agli anni scorsi, come peraltro evidenziano anche i pesanti numeri dell’Osservatorio sul Lavoro della Provincia di Modena che stima una disoccupazione pari a circa 30mila unità sul nostro territorio.
Dato questo che potrebbe ulteriormente aggravarsi se si considera che nello scorso mese di settembre erano attive 113 procedure di cassa integrazione per crisi aziendale o procedura concorsuale (strumenti utilizzati da aziende a rischio cessazione) che coinvolgevano 5800 lavoratori.
In questo quadro estremamente grave e complicato, l’utilizzo degli ammortizzatori sociali è fondamentale per un mercato del lavoro che, per non deflagrare, ha bisogno di ogni sostegno e di interventi, anche pubblici, sui settori strategici dell’economia: le ipotesi di ripresa infatti potrebbero non comportare affatto un contestuale significativo miglioramento dei dati dell’occupazione in tempi accettabili.
(Claudio Riso, Resp. Mercato del Lavoro Segreteria Cgil Modena)