Il palasport di Cavezzo (Modena), danneggiato in modo sensibile dal terremoto del maggio 2012, e rimesso in sicurezza, si presenta tuttavia “nelle stesse condizioni in cui si trovava prima del sisma”: è quindi “agibile, ma inidoneo ad ospitare il pubblico sugli spalti”.
Lo segnala il consigliere Andrea Leoni (Fi-Pdl) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, in cui evidenzia che il progetto iniziale prevedeva un secondo intervento, dopo la prima fase, consistente nell’”adeguamento a un livello di antisismicità pari al 60 per cento”, destinato a raggiungere successivamente, “per scelta del Comune”, il 100 per cento.
Il mancato rispetto della tabella dei lavori, “nonostante l’aggravio dovuto alla differenza della percentuale antisismica, che potrebbe sicuramente aver provocato un rallentamento”, – sottolinea Leoni – è soprattutto dovuto, secondo quanto dichiarato alla stampa dal responsabile dell’ufficio sport del Comune di Cavezzo, alle “lungaggini burocratiche” provocate “dall’inefficienza dell’apparato regionale deputato all’approvazione del progetto”, che “è già pronto” – spiega il consigliere – e “prevede la ristrutturazione completa del tetto, controsoffitto e magazzino”, ma non si può passare alla gara d’appalto perchè si è in attesa dell’approvazione da parte della Regione.
Leoni chiede quindi alla Giunta i motivi per cui il progetto presentato da mesi non sia stato ancora preso in esame, se sia a conoscenza che questo intervento è completamente finanziato e che potrebbe, quindi, essere già operativo in tutte le fasi dei lavori necessari e quali urgenti provvedimenti intenda assumere per “disincagliare questo ‘blocco’ dovuto a cause burocratiche”.
