Nei primi sei mesi del 2013 “si è registrato”, in Italia, “il record negativo di nascite dal 1980” e, in particolare, “in Emilia-Romagna la natalità è diminuita del 5,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012”.
Lo segnala il consigliere Andrea Leoni (Fi-Pdl) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, in cui ricorda che in provincia di Modena la percentuale dei nuovi nati è diminuita dell’8 per cento e che “una ‘quota’ di questi dati” dovrebbe “essere ascritta alle conseguenze del sisma del maggio 2012”.
Leoni evidenzia anche che questo fenomeno è tutto italiano: negli altri Paesi europei, infatti, nonostante la crisi, rimane inalterato “il livello dei nuovi nati”.
Di qui, la constatazione che, al di là della crisi economica e delle motivazioni psicologiche, le istituzioni pubbliche italiane hanno messo in atto politiche “assolutamente carenti” a sostegno della famiglia.
Serve allora, a parere del consigliere, un “radicale cambio di marcia”, perché senza “specifiche politiche per la famiglia” la “depressione demografica” non potrà che continuare.
Leoni interroga quindi la Giunta per sapere quale giudizio esprima su questi dati, sia a livello nazionale, che regionale, se ritenga opportuno mettere in atto azioni per invertire questa tendenza e se intenda presentare, di concerto con tutti gli attori istituzionali, sociali ed economici competenti, un vero e proprio ‘piano per la famiglia’ in Emilia-Romagna.
