Una domanda ricorrente che si sente rivolgere FIMAA di Modena, la Federazione italiana Mediatori Agenti d’Affari con riguardo agli immobiliaristi di Confcommercio, è come andranno le compravendite nel 2014 in questo settore trainante per il nostro territorio come per l’intera economia.
<I falsi ottimismi sono fuori luogo – sentenzia il presidente provinciale FIMAA Confcommercio Raffaele Vosino – quel che possiamo dire è che dovremmo trovarci nella fase conclusiva dell’ondata recessiva che dura dal 2011, dopo quella iniziata nell’autunno 2008>.
Il 2014 dovrebbe segnare, nel settore immobiliare, un importante tappa per la ripresa degli scambi, vale a dire il riposizionamento dei prezzi sia dell’abitativo che del commerciale.
<Questo – prosegue Vosino – dopo quella che potremmo definire la “bolla” durata appunto fino all’autunno 2008 e finita a causa delle vicende finanziarie mondiali che tutti conosciamo. Un fenomeno, quello del riposizionamento dei prezzi in corso nel nostro capoluogo come in tutta la provincia, che ha un profondo significato per le famiglie e per le imprese, ma soprattutto, per le giovani coppie alla ricerca di autonomia rispetto alle famiglie di origine>.
Il cosiddetto “repricing” in effetti è iniziato in ritardo rispetto alla caduta dei prezzi.
<Per questa ragione prevediamo che proseguirà anche nel 2014, ma il ritmo sarà decrescente e corrisponderà a una ripresa della domanda, a cominciare dalla città di Modena, per poi espandersi via via ai centri della provincia. I segnali sono tiepidi – osserva Il presidente FIMAA Modena Raffaele Vosino – ma già negli ultimi mesi del 2013, a fronte di un ulteriore calo dei prezzi attorno al 15% per l’usato e del 11% per il nuovo, registriamo un incremento, sia pur contenuto, del numero di positive conclusioni delle trattative rispetto al primo semestre di quest’anno. Ciò fa ben sperare per il 2014, in particolare per la contrazione dei tempi tra il primo contatto e la vendita effettiva dell’immobile. Tempi che da quasi un anno, nel 2013 si sono ridotti mediamente a circa sei mesi, mentre si conta su circa 120 giorni nel 2014, il ché vorrebbe dire anche una ripresa degli scambi>. Sul fronte del credito, se combinato col riposizionamento dei prezzi, rivestono grande importanza i timidi segnali provenienti da una ricerca Nomisma che prospetta un arresto nella contrazione delle erogazioni, mentre proprio in questi mesi pare si assista a un’offerta creditizia meno restrittiva. <Prudenza dunque nelle precisioni sul 2014 – conclude Vosino – ma anche un moderato ottimismo guardando al secondo semestre del prossimo anno e in proiezione 2015>.