Il sindacato Filctem-Cgil denuncia la situazione paradossale che stanno vivendo sette ex dipendenti delle Industrie Ceramiche Piemme di Fiorano con stabilimento produttivo a Solignano. Nel 2010 a seguito della riorganizzazione dell’azienda si è sottoscritto tra sindacati e Direzione aziendale, presso l’assessorato delle Attività produttive della regione Emilia Romagna, un accordo di mobilità per l’uscita di 25 dipendenti.
L’ accordo prevedeva una salvaguardia per i lavoratori che, per effetto di modifiche sulla normativa sul diritto alla pensione, avessero visto spostato questo diritto oltre il termine della mobilità.
La salvaguardia consisteva nel riconoscimento di un’integrazione pari al valore dell’indennità di mobilità maggiorata di un’ulteriore quota economica. L’obiettivo era quello di garantire un sostegno economico per coloro che rischiavano di rimanere senza reddito al termine della mobilità.
Industrie Ceramiche Piemme – AFFERMA Filctem/Cgil Maranello – anziché rispettare tale accordo ha invece iniziato a porre condizioni, non previste, pretendendo di vincolare tale riconoscimento al fatto che l’Inps non garantisse nessuna copertura oltre la mobilità.
Tale posizione pretestuosa e priva di fondamento, considerato che l’integrazione concordata era vincolata esclusivamente al mancato riconoscimento pensionistico entro i termini della mobilità, sta determinando grossi problemi economici per gli ex dipendenti interessati.
Molti di questi non hanno più nessuna entrata dal mese di gennaio, famiglie che stanno vivendo in modo drammatico perché non hanno i soldi per poter mangiare, pagare affitto e bollette.
Ancora una volta, nel settore delle piastrelle, si determina la situazione della mancata applicazione degli accordi sottoscritti, che siano aziendali o nazionali poco importa. Per alcuni imprenditori del settore non hanno valore, salvo lamentarsi poi del fatto che il sindacato per tutelare i diritti dei lavoratori debba ricorrere ancora una volta alle vie legali.
(Filctem/Cgil Maranello)
