Sorgeranno nell’area degli spogliatoi dell’ex campo Robinson – resi inagibili dal terremoto e conseguentemente demoliti – le nuove microresidenze assistite diffuse, frutto di una cospicua donazione da parte della Croce Rossa Italiana, sancita dal protocollo d’intesa siglato questa mattina tra CRI, ASP – Azienda pubblica servizi alla persona dei comuni modenesi Area Nord – e Comune di Finale Emilia.
Realizzate per accogliere soggetti ancora parzialmente autosufficienti, le microresidenze si pongono in una posizione intermedia tra la classica residenza protetta e la necessità di dover ricorrere a una badante a domicilio. “Il progetto delle microresidenze nasce da un’intuizione di ASP – afferma il presidente Paolo Negro, tra i firmatari del protocollo – e avrà piena attuazione con una struttura per ciascuno dei nove comuni dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord. Crediamo molto in questa nuova forma, flessibile e innovativa di assistenza, che porta concretamente qualcosa di nuovo nel panorama regionale. Il nostro impegno sarà davvero intenso per realizzare e gestire tutte le strutture con quella qualità del servizio che è la cifra che meglio rappresenta il lavoro di ASP”.
Il contributo che arriva da Croce Rossa Italiana per la realizzazione della struttura che sorgerà a Finale Emilia, è di 431.433,55 euro, frutto della raccolta promossa per l’Emergenza Sisma 2012. “Croce Rossa Italiana – dice Claudio Malavasi, direttore regionale CRI Emilia Romagna – ha raccolto circa tre milioni e cinquecentomila euro da destinare a iniziative a favore della popolazione residente nel cratere del sisma in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Nella attribuzione di questi fondi si è deciso di utilizzare alcuni criteri di priorità, quali la massima trasparenza, la tracciabilità delle donazioni, il coinvolgimento dei soggetti che hanno trasferito le risorse finanziarie, la celerità dell’assegnazione dei contributi e della loro finalizzazione. Abbiamo ritenuto che le microresidenze assistite che ASP realizzerà nel Comune di Finale Emilia, dove Croce Rossa ha un efficiente comitato locale, fossero assolutamente meritevoli del nostro contributo e con gioia aderiamo a un progetto innovativo, che arricchirà e qualificherà ulteriormente il welfare locale post sisma, che è assolutamente coerente con gli impegni che ci siamo assunti di fronte ai donatori”.
Completamente antisismiche ed ecosostenibili, le microresidenze sono composte ciascuna da sei piccoli alloggi, piu uno dedicato all’operatore sociale preposto a regolare l’accesso e sorvegliare i residenti. Interamente realizzata in legno, la struttura comprende una serie di spazi individuali, come le camere, assieme a spazi condivisi come la cucina, i servizi igienici assistiti o il soggiorno.
“Ringraziamo, davvero di cuore, Croce Rossa Italiana – puntualizza il sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli – per questa importante donazione che ci aiuta a offrire una risposta concreta al bisogno sempre più stringente di assistenza delle persone anziane e con gravi difficoltà. Le microresidenze rappresentano un intervento destinato a qualificare ulteriormente un servizio già di grande efficienza. Si tratta di un’opera che è all’avanguardia in Europa per l’assistenza agli anziani e costituisce il primo passo nella riqualificazione di un’area della città che merita una definitiva valorizzazione. L’incredibile rapporto tra noi e la CRI ha sempre dato eccellenti frutti, come testimonia l’efficace gestione di uno dei più grandi campi tende, durante la terribile fase di prima emergenza post sisma. Da subito è nata l’idea di collaborare anche durante la ricostruzione, idea che oggi si concretizza con la firma del protocollo”.
Nella foto il momento della firma: da sinistra, il sindaco Fernando Ferioli, il presidente di Asp Paolo Negro e il presidente di CRI Emilia-Romagna, Antonio Scavuzzo.