In occasione della cessata attività – il prossimo 31 Dicembre – del Primario Dr. Gino Gibertini, il personale infermieristico dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Sassuolo, ringrazia il Direttore, e lo fa con questa lettera:
Al nostro caro Dottor Gibertini
Questa lettera caro Dottore la scriviamo per lei, perchè possa ricordare per sempre quanta stima la circonda e la circonderà.
Vorremmo far sapere a tutti cosa ha significato per noi infermieri collaborare con una persona come lei.
Un Medico con la M maiuscola. Un medico preparato, che per il bene del paziente, in alcune occasioni, può essersi reso impopolare tra i colleghi. Si sa purtroppo la medicina è diventata un area di enorme arricchimento economico per molti, mentre per persone oneste e laboriose come lei è stata la passione di una vita.
Oggi siamo felici di festeggiare un medico che ha saputo insegnare con l’esempio.
Prima ancora della medicina ha saputo insegnare l’etica e l’onestà intellettuale, ma soprattutto ha saputo trasmettere l’amore per questo lavoro e il rispetto per i pazienti e i loro cari.
Non ci ha mai lasciati soli in situazioni difficili, si è sempre accollato le grane più grosse.
In prima persona viviamo quotidianamente le ingiustizie del sistema, in quanto infermieri e cittadini, ma lavorare con un medico come lei ci ha restituito una piccola dose di quella giustizia sociale di cui tanto sentiamo la mancanza. Lei ci ha ridato la fiducia, la convinzione che le così dette posizioni di potere vengano ricoperte da uomini meritevoli.
Crediamo che difficilmente durante il nostro percorso professionale incontreremo un Primario come lei.
Un medico che una volta raggiunto lo “Status” tanto ambito, non ha appeso il camice al chiodo, ma ha esercitato con la consapevolezza dell’importanza e della solennità del giuramento che fece quando indossò quel camice.
Ha saputo affidare la sua reputazione esclusivamente alle sue capacità professionali e alle sue doti morali, e questo è il risultato:
tutti gli infermieri che hanno lavorato con lei in questi anni, ci tengono a dirle: grazie.
Grazie per aver preteso, grazie di essere stato severo ma giusto.
Le vorremmo ricordare che potrà spudoratamente andare in pensione con il petto gonfio di orgoglio, potrà vantare una fierezza che non tutti al termine della loro carriera possono vantare.
Noi dal canto nostro avendo ancora davanti tanti anni di fatiche, potremo solo riporre le nostre speranze nel meraviglioso gruppo di medici che ha “cresciuto”, che svolgano il loro mestiere non dimenticandosi mai degli insegnamenti e dell’esempio del loro maestro.
Le vogliamo bene
I suoi infermieri